Milano, 16 nov. (Apcom) - E' atteso per il 3 dicembre l'avvio della quotazione in Borsa di Yoox, prima e unica matricola del 2009 ad approdare sul listino principale di piazza Affari, al segmento Star. Un evento di cronaca che si pone a cavallo tra l'economia, la finanza e il costume.

Capture d'écran du site Yoox.com, collection Emporio Armani

L'azienda di Zola Predosa, vicino a Bologna, pensata nel 1999 e nata nel 2000 da un'intuizione del fondatore nonchè presidente e amministratore delegato Federico Marchetti, è diventata in pochi anni un 'unicuum' nel suo genere a livello globale e dopo quasi 10 anni di crescita ininterrotta, grazie alla quotazione ora punta a crescere ancora di più. E' stato proprio Marchetti a illustrare oggi a Milano identità, storia e prospettive di Yoox, in vista dello sbarco sul listino.

Vera e propria azienda di e-commerce, partner globale di Internet retail per i principali brand della moda e del design del 'made in Italy' ma non solo, Yoox è definita da Marchetti come "il più grande fornitore di moda al mondo attraverso Internet".

"Non esiste a livello mondiale un competitore che abbia le nostre stesse caratteristiche. Siamo una mosca bianca, nessun altro fa il nostro mestiere. Gli altri player nel mondo sono realtà locali, noi siamo riusciti a diventare globali. La mia visione da cui è nata a suo tempo l'azienda era quella della progressiva convergenza tra moda e Internet, due mondi apparentemente così diversi. Quella visione è pienamente confermata oggi".

Per questo, secondo Marchetti, il timing della quotazione è perfetto. "La quotazione non poteva avvenire in un momento mogliore perchè proprio in questi mesi la moda sta dimostrando di credere e puntare veramente su Internet. E l'azienda adesso è pronta per crescere".

Alla crescita saranno infatti dedicate le risorse che verranno reperite attraverso la quotazione e nella crescita, almeno inzialmente, saranno reinvestiti gli utili, come ha spiegato Marchetti, che per ora non pensa a una politica di distribuzione. "Per il momento in stiamo pensando ai dividendi. Vogliamo avere forza propulsiva e quindi contiamo di reinvestire. Poi più avanti vedremo", ha spiegato.

L'Ipo avverrà in parte attraverso un aumento di capitale e in parte attraverso la cessione di quote da alcuni degli attuali azionisti. Le risorse raccolte, ha spiegato Marchetti, saranno per lo più investite nella crescita organica (tecnologia, personale, ingresso in uno e due nuovi mercati asiatici), mentre un piccolo 'buffer' di qualche milioni di euro verrà tenuto da parte per poter cogliere eventuali acquisizioni "ad alto valore aggiunto", nei settori dell'alta tecnologia e dell'innovazione.

"La tecnologia è il nostro cuore pulsante. Solo così riusciremo a gestire questi grandi numeri. Il nostro quartiere generale è come una piccola Nasa: tutte le stagioni gestiamo circa due milioni di prezzi, che vengono cambiati circa otto volte a stagione". Dopo la quotazione il gruppo rimarrà comunque focalizzato sulla moda: "la specializzazione paga".

Oggi il gruppo è attivo in 57 Paesi attraverso 3 piattaforme logistiche localizzate in 3 continenti (Europa, Stati Uniti e Giappone), opera con 4 differenti valute e comunica con 7 lingue diverse. Le sedi operative sono a Bologna, Milano, Parigi, Madrid, Hoboken (Usa) e Tokio, per un totale di oltre 270 dipendenti, di cui il 60% donne e con un'età media di 32 anni.

Nel 2008 Yoox Group, la holding destinata alla quotazione, ha registrato ricavi netti consolidati per 101,5 milioni, con una crescita del 47,5% sul 2007, mentre l'Ebitda è stato di 6,8 milioi, con una variazione di oltre il 100% sul 2007. Yoox si è affermato con gli store multimarca yoox.com e thecorner.com, oltre che con i numerosi online store mono-marca tutti'powered by Yoox Group'.

I dati dei primi 9 mesi 2009, approvati sabato scorso, indicano ricavi netti consolidati a 106,7 milioni, in crescita del 48,8% sui primi 9 mesi del 2008. La linea di business multi-marca rappresenta l'83,2% dei ricavi netti del gruppo (88,8 mln, +43,9% sui 9 mesi 2008), quella mono-marca il 16,8% (18 mln, +79%). Tra gennaio e settembre l'Ebitda ha registrato una crescita superiore ala 100%, passando da 2,7 a 7,2 milioni. Il risultato netto consolidato è passato da una perdita di 0,4 milioni di fine settembre 2008 a un utile netto di 2,8 milioni.

Sempre nei 9 mesi, l'indebitamento finanziario netto è sceso a 5,6 milioni (-59,4%). La media mensile dei visitatori unici del gruppo si è attestata a 5,9 milioni (da 3,4 mln nei primi 9 mesi 2008). Il numero di ordini è salito a 837 mila (+48,7%), mentre il valore medio di ciuascun ordine d'acquisto è rimasto in linea a 163 euro. Yoox, come mostrano i numeri, non ha risentito della crisi, anzi.

"Siamo un'azienda di e-commerce che vende moda e non un'azienda di moda: l'e-commerce sta funzionando benissimo e non sta risentendo della crisi. In altri termini: non ce ne siamo accorti", ha spiegato Marchetti. Al termine del collocamento e con integrale esercizio della greenshoe, il flottante sarà di circa il 55,5% e i tre fondi che hanno accompagnato lo sviluppo della società - Balderton, Nestor, Kiwi I e II - scenderanno rispettivamente all'11,6%, 6,3%, 4,5% e 2,4% del capitale, Marchetti passerà dal 9,8% al 4,8%, Renzo Rosso dal 5,1% a 4,3%, Essegi dal 5,9% al 4,9%.

L'offerta pubblica globale è partita oggi per concludersi il 30 novembre. Il giorno successivo verrà definito il prezzo, all'interno della 'forchetta' indicata tra 3,60 e 4,5 euro per azione. Poi, per il 3 dicembre, è prevista appunto la quotazione.