Di
Reuters
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Pubblicato il
30 mar 2009
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Yoox Group sceglie Goldman e Mediobanca
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Reuters
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30 mar 2009
30 mar 2009
MILANO, 27 marzo - Yoox Group, retailer online che nel 2008 ha fatturato circa 100 milioni con Ebitda positivo, non si lascia scoraggiare dai mercati e in attesa di vedere qualche segno di stabilizzazione sceglie Goldman Sachs e Mediobanca per gestire l'eventuale Ipo.
Lo confermano a Reuters due fonti di mercato, dopo l'anticipazione del Wall Street Journal online. "La società ha scelto Goldman e Mediobanca come joint global coordinator e bookrunner (per la quotazione) con Eidos Partners come adviser dell'emittente", dice la prima fonte.
Aggiunge che il segmento privilegiato è lo Star, "anche se non sono state ancora formalizzate decisioni in merito". Sui tempi, la seconda fonte ricorda che "il lavoro sulla possibile quotazione è cominciato un anno fa" e sottolinea che le vendite online dei marchi di moda e design "sono ancora affare di nicchia ma non hanno rallentato significativamente con la crisi" e mostrano anche ora "interessanti potenziali di crescita".
Per fine anno, dunque, "si potrebbe ipotizzare una Ipo con relativo aumento di capitale, anche se niente può essere detto con certezza fino a che le borse non danno segni di essersi stabilizzate". Il gruppo ha archiviato il 2008 con 132 milioni di ricavi lordi (101 milioni il fatturato netto, +48% rispetto al 2007) e 9,2 milioni di Ebitda (+101%).
La società vende sia attraverso i siti www.yoox.com e www.thecorner.com, sia con siti monomarca appositamente creati per conto delle grandi case di moda e design che veicolano a prezzi accessibili i capi di moda della stagione passata. Nell'anno in corso lancerà 6 'online store' monomarca, oltre a bally.com e moschino.com appena aperti ai virtuali visitatori.
Nel capitale di Yoox sono storicamente presenti tre fondi di venture capital che detengono il 25% circa ciascuno: Kiwi di Elserino Piol, Net Partners e Benchmark Europe". Il resto è in mano al fondatore Federico Marchetti, ai manager e ad un largo gruppo di investitori privati tra cui erano presenti anche i Ferragamo.
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