Di
Ansa
Ansa
Pubblicato il
9 mar 2011
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YSL veste la nuova donna manager
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Ansa
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9 mar 2011
9 mar 2011
Il nuovo "french chic" di Yves Saint Laurent è pensato per le donne in carriera, ma quelle di oggi, tanto diverse dalle sorelle maggiori degli Anni '80. Stefano Pilati, al ritmo del mambo, le ha portate in passerella con mini-tailleur e l'inusitata (per lui) stravaganza delle gonne a pieghe, perfino libere e aperte, quindi sexy.
YSL autunno-inverno 2011/12 |
E per questa sua prima volta, lo stilista italiano ne ha fatte proprio tante di pieghe, sulle gonne corte sotto la giacca maschile a doppio petto, su quelle nere con sfondo bianco. Black and white, dal binomio non si esce, quando farà una collezione colorata? "Quando mi verrà dal cuore - risponde il direttore artistico della maison - e poi a me il bianco e nero piace".
YSL autunno-inverno 2011/12 |
Soprattutto se consente le gradazioni tra i due estremi: Pilati ha lavorato con il Principe di Galles in cashmere double, per alternare sulla stessa giacca il lato chiaro e quello più scuro. Anche la pelliccia è tutta una gradazione di sfumature a contrasto con le enormi maniche di volpe candida. Le forme diritte (il cappotto nero semplicissimo è lineare e perfetto) spesso finiscono a pieghe, la silhouette arrotondata invece è come un tulipano: così per l'abito corto con maniche, sprone e spalle unite dal check, a contrasto con il nero del resto.
YSL autunno-inverno 2011/12 |
C'è un completo con giacchina breve a manica larga e una cortissima gonna pantalone di tweed. Le lunghezze sono due (90 o 110 cm.), le spalle sono sempre in evidenza, che siano strutturate o completamente arrotondate, il messaggio è unico.
C'è un giubbino in macro Principe di Galles di lana, seta, organza che crea un effetto rigonfio e ingannatore. Ai piedi molti stivali e scarpe con zeppa-scultura, quasi un tocco d'arte contemporanea. Il finale è candido: 12 abiti bianchi, dal perfetto completo della tradizione Ysl (blusa con fiocco su larghi pantaloni) alla tunica trattenuta dalla catena, fino alla giacca di marabù molto da diva.
YSL autunno-inverno 2011/12 |
C'è voluto del tempo, qualche incertezza, qualche caduta da cui rialzarsi, ma ora Stefano Pilati sembra in sella. E proprio adesso i rumors lo danno in uscita. Mentre prima ogni tanto si diceva che se ne dovesse andare per stress (suo) e per insoddisfazione (dell'azienda), oggi il clima è cambiato e lo stilista milanese è anche uno tra i papabili al soglio di Dior.
Pare che negli ultimissimi tempi abbia incontrato più di una volta Arnault, patron di LVMH (che controlla Dior) e diretto rivale di Pinault, patron di PPR (che controlla Ysl). Ma sono solo voci di corridoio. Anzi, dopo la sua sfilata Pilati ha detto: “Ho fatto quel che dovevo, e farò quello che dovrò, c'è ancora molto da fare. Apriremo molti negozi nei prossimi anni, dobbiamo rinforzare alcune categorie di prodotto, sul mercato siamo molto aggressivi con gli accessori, ma ora marcia anche il prêt-à-porter. Andare via? Io non ne ho nessuna intenzione, poi non dipende solo da me”.
Pilati da 11 anni lavora per Yves Saint Laurent, prima ha collaborato con Tom Ford e poi ne è stato il successore. Francois Henri Pinault, presidente e CEO di PPR, dopo la sfilata ha dichiarato: “Una collezione molto bella, una buona ispirazione Ysl, che fa sempre cose eccezionali”. Pilati ha preso, incartato e portato a casa.
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