20 apr 2023
Xerjoff punta a 50 milioni di fatturato nel 2023 e pensa a possibili acquisizioni
20 apr 2023
Il brand italiano di profumeria artistica Xerjoff cresce a ritmi serrati con nuove aperture internazionali di monomarca e punta a raggiungere i 50 milioni di euro di fatturato nel 2023. Lo svela durante il Pambianco Beauty Summit il Ceo e Founder di Xerjoff, Sergio Momo.
Il brand cavalca l’onda di un “settore di nicchia in forte crescita, che oggi conta oltre 300 brand, ma quando siamo partiti era in mano a 5 nomi”, sottolinea Momo. “Stiamo ricevendo sempre più apprezzamenti da nuovi mercati come Sud America, Africa e Sud-est asiatico”, prosegue il patron di Xerjoff.
Con esperienze nel design e nella comunicazione, Sergio Momo ha fondato Xerjoff 17 anni fa seguendo la sua grande passione per la profumeria artistica. Il nome del brand deriva dal nomignolo Joff, con cui lo chiamava la nonna slava, e dagli anni di lavoro in Inghilterra, dove i suoi colleghi lo chiamavano scherzosamente Sir Joff.
L'azienda, posizionata nel settore della profumeria di nicchia, con una forte componente legata alla natura, opera in quasi tutti i continenti e ha una quota export del 97%. Nel 2022 ha totalizzato 39 milioni di fatturato, in crescita dai 28 milioni del 2021, con un ebitda di 10 milioni di euro e un incidenza del 25,6%.
Con monomarca a Milano (via Manzoni), Torino, Montecarlo e Dubai, Xerjoff aprirà entro l'anno anche “a Francoforte, in Grecia e a Singapore; entro la fine del 2024 sarà la volta di New York. Crediamo molto nei monobrand, il nostro settore è fatto di storytelling, è fondamentale la presenza fisica. Stiamo esplorando però anche altri canali, ad esempio l’e-commerce diretto che è cresciuto molto durante la pandemia ed è diventato importante, anche per avere un contatto diretto con il consumatore finale. Oggi rappresenta il 12% del giro d'affari totale e quest'anno dovrebbe arrivare a circa 3 milioni di vendite”, prosegue Momo.
Nella sede di Torino Xerjoff svolge tutte le fasi del processo produttivo, dalla creazione alla produzione, dal commerciale alla comunicazione. “La grande espansione che abbiamo avuto ci ha spinto a spostarci in una sede più grande, dove speriamo di rimanere per almeno 10 anni. Abbiamo una forte etica della produzione perché siamo molto legati alla materia prima naturale”, afferma il fondatore di Xerjoff.
Xerjoff, che possiede anche il brand Casamorati, pensa di ampliare il proprio portafoglio in termini orizzontali, “con altri marchi che possano usufruire della nostra esperienza e dei nostri canali, in modo da diventare un gruppo legato al settore della profumeria artistica”, aggiunge Momo.
“Negli ultimi anni il nostro consumatore è diventato molto più giovane, questo ha innescato nuove dinamiche di linguaggio sia olfattivo che di comunicazione”, conclude l'imprenditore.
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