9 gen 2023
Wushu: record di fatturato e diffusione wholesale
9 gen 2023
Prosegue ininterrotto lo slancio di Wushu (per esteso Wushu Ruyi), marchio italiano di sneaker fondato nel 1985 dai fratelli Lorini e ispirato al mondo delle arti marziali orientali, che da 6 anni è entrato a far parte del gruppo milanese di distribuzione moda Blackboard. Il 2022 si è chiuso infatti con un record di fatturato e il rafforzamento sui mercati internazionali.

“Wushu Ruyi dal 2017 fa parte del gruppo Blackboard che lo ha rilanciato a livello mondiale nel 2018”, racconta a FashionNetwork.com il fondatore di Blackboard e proprietario di Wushu, Mauro Di Liddo. “Oggi celebriamo a Pitti Uomo edizione 103 questo anniversario con una “special edition” in edizione limitata di un nuovo modello di calzatura denominato “ONE”. Ricco di dettagli, sarà disponibile al pubblico dal 21 marzo in 30 selezionati punti vendita. Dalla stagione Autunno-Inverno la distribuzione verrà estesa ad ulteriori punti vendita di alto profilo”.
In occasione di Pitti, lo store Gerard Loft, “punto di riferimento fiorentino del retail conosciuto e apprezzato a livello mondiale, ha voluto dedicare una vetrina alla preview della nostra edizione speciale, che da questa settimana è già pre-ordinabile presso il punto vendita”, prosegue Di Liddo.
Oggi Wushu Ruyi viene distribuito in 37 Paesi e in oltre 800 negozi multimarca (200 in più di 5 anni fa), con l’Italia che ne è ancora il mercato principale incidendo per il 45% delle vendite. “Ci stiamo rafforzando in modo significativo anche oltralpe, in Francia, Germania, Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi e Paesi scandinavi”, assicura l’imprenditore, orgoglioso della crescita di Wushu nel segmento wholesale nell’ultimo triennio, nonostante la situazione geopolitica ed economica globale, difficilissima in particolare per le imprese più giovani.

“Abbiamo chiuso il 2022 con un volume di affari globale di oltre 15 milioni di euro a valore retail (erano 3 milioni nel 2018, ndr.), vale a dire con un incremento del 90% rispetto agli 8 milioni del bilancio 2021 e più del triplo rispetto a quello del 2020, l’anno più cruciale per la pandemia da Covid-19 e comunque chiuso appena sotto i 5 milioni di euro. Per il 2023, prevediamo di superare la soglia dei 20 milioni di euro”, dice Di Liddo.
Blackboard punta per Wushu soprattutto sulle potenzialità offerte dai mercati asiatici, in cui il brand è già presente in diversi punti vendita. “Siamo in trattative con possibili partner coreani e giapponesi per sviluppare la penetrazione in quell’area”, prosegue il dirigente, che guarda anche ai grandi magazzini internazionali: “Nella nostra strategia distributiva abbiamo sempre privilegiato i retailer “indipendenti”, in quanto confidiamo che possano meglio trasmettere i valori e la storia del brand. Stiamo però conversando con alcuni department store europei per avviare un percorso pluriennale, strategico e progettuale”, conferma.

Con vendite online arrivate ad incidere per l’8% sul totale del proprio fatturato, Wushu Ruyi sarà presente per il quinto anno consecutivo alla vetrina di Pitti Uomo. “Partecipare a Pitti Immagine è uno strumento di marketing importante per il canale B2B. Tuttavia, la nostra strategia prevede anche investimenti decisamente rilevanti nel mondo digital e collaborazioni a livello internazionale”, conclude Mauro Di Liddo.
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