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22 lug 2013
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Wolford conta sui nuovi mercati per cancellare le perdite

Pubblicato il
22 lug 2013

Esposta alla negativa congiuntura economica europea, l'azienda austriaca di alta gamma Wolford ha dovuto subire perdite per lei insolite nell'esercizio 2012/2013, chiuso il 30 aprile scorso. Lo specialista dei collant, convertito al prêt-à-porter e alla lingerie, ha confermato nel suo report annuale di aver ottenuto una piccola crescita di fatturato, +1,6%, a 156,5 milioni di euro, ma anche e soprattutto il passaggio in rosso dei suoi risultati, con un EBIT negativo di -900.000 euro. Perdite ovviamente aggravate considerando il dato al netto delle imposte, e arrivate alla fine a 2,76 milioni di euro.

La prima boutique Wolford di Shanghai, aperta nell'aprile scorso - Foto: Wolford


La crescita delle vendite non è stata abbastanza intensa per sopperire ai costi sostenuti, più elevati rispetto all'esercizio precedente a causa dell'incremento degli affitti e delle spese di marketing, ma anche ai costi eccezionali legati soprattutto all'ingresso in Cina.

Se gli Stati Uniti, primo Paese per la griffe, hanno ottenuto un incremento seppur piccolo del 2,3%, l'Europa, primo mercato continentale, ha sofferto al Sud, con un piccolo calo globale dello 0,4%. Con un wholesale che ha continuato ancora a calare in questo esercizio (-5%) e i multimarca specializzati che rappresentano ormai solo il 17% delle vendite, il retail ha rappresentato l'atout positivo di Wolford. Le boutique monomarca in proprio, che sono 120, crescono del 9%, che diventa il 3% in comparabile. Le concessioni e i negozi in partnership, che sono 140, oltre che l'e-commerce, sono stati anch'essi in attivo.

Per sostenere la sua crescita, Wolford conta dunque sullo sviluppo della propria rete retail, in Europa e negli USA, dove il potenziamento della rete passerà tuttavia per alcune forzate chiusure di boutique meno redditizie, ma soprattutto sui nuovi mercati prioritari: la Grande Cina, la Russia e il Medio Oriente. Dopo le prime inaugurazioni avvenute nel 2012 e nel 2013, Wolford accelererà il ritmo delle aperture in queste nazioni. Per ora infatti, l'Asia ha rappresentato solamente il 2% del giro d'affari del brand nell'ultimo esercizio.

Oltre alla leva di crescita che rappresentano questi mercati emergenti, l'azienda, nata in Austria nel 1950 e con sede a Bregenz sul Lago di Costanza, punta anche a ridurre le spese "ottimizzando i processi" e i costi di produzione, ma anche (ha cominciato a farlo da poco tempo) avvalendosi dell'utilizzo di prodotti finiti per gli articoli che stanno al di fuori del suo core business, la maglieria.

Wolford spera di tornare a generare utili nell'esercizio 2013/2014, e ad ottenere una nuova crescita di alcuni punti percentuali. Le prime settimane tuttavia, sono state ancora al di sotto delle attese, ha annunciato il marchio austriaco.

Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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