Wholesale e franchising fanno scendere il fatturato di Geox nei primi 9 mesi

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
14 nov 2019

Geox ha registrato nei primi 9 mesi dell’anno un giro d’affari di 643,4 milioni, in calo del -4,3% a cambi correnti e del -4,9% a cambi costanti, soprattutto a causa della strategia di razionalizzazione del canale indiretto (wholesale e franchising) e delle vendite poco entusiasmanti della collezione PE 2019.

 
I negozi multimarca, che rappresentano il 49,1% del fatturato totale, sono scesi del -5% a 315,8 milioni di euro, ma è il franchising (10,5% del totale) a registrare le performance peggiori, con un calo del -16,2% a 67,6 milioni di euro. I negozi diretti (40,4% del totale) sono rimasti sostanzialmente stabili, con ricavi pari a 260,1 milioni di euro (+0,2%), mentre cresce a ritmi sostenuti l’e-commerce diretto (+30,4%).
 
Le attività di razionalizzazione del canale multimarca hanno influito anche sull’andamento del mercato italiano (28,6% del totale), sceso del -7,4% a 184 milioni di euro, ed europeo (43% del totale), che ha invece registrato una flessione del -4,9%. Non va meglio in Nord America, che incassa un -8,7% scendendo a 34,2 milioni di euro di fatturato, mentre gli Altri Paesi segnano complessivamente una crescita del 2,2%; calano però sia wholesale che retail in Cina a causa delle manifestazioni di protesta ad Hong Kong e alla riorganizzazione del canale on-line diretto. 

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Dal punto di vista merceologico, in flessione sia le calzature (90,2% dei ricavi totali), con un calo del -4,5% a 580,5 milioni di euro, sia l’abbigliamento (-2,5%), attestatosi a 62,9 milioni, nonostante le buone performance dei negozi diretti (+15,1%).
 
Nei 9 mesi Geox ha aperto 51 nuovi store, arrivando a quota 975 (di cui 449 diretti), e ne ha chiusi 91. Sulla base dei risultati del periodo, la società prevede per l’intero esercizio un calo di fatturato tra low e mid-single digit.