Who's Next: i visitatori sono aumentati di un piccolo 1%

Ritrovare una dinamica più favorevole dopo molte stagioni di contrazione, questa era la speranza della vigilia per il salone Who's Next, svoltosi alla Porta di Versailles dal 25 al 28 gennaio scorsi. Ed in effetti sono state registrate molte reazioni positive fra i padiglioni e, per quanto concerne le presenze, le cifre sono ritornate ad avere il segno “+”... anche se di poco. Infatti, il numero dei visitatori della fiera è cresciuto solamente dell'1%, per un dato finale di 58.232 presenze.

Questo ritorno alla crescita è stato guidato dai francesi, che rappresentano il 64% dei visitatori, e che si sono presentati più numerosi del 3,6% rispetto all'inverno del 2013. Logicamente, è stato dunque il contingente straniero a diminuire questa percentuale. L'Europa (Francia esclusa), che pesa per il 26% sui visitatori, è calata dell'1%.

Punti positivi: l'Italia, aumentata in fiera del 4%, così come la Spagna (+10%), il Belgio (+11%) e la Germania (+9%). In compenso, le presenze britanniche sono state in netto calo (-20%), così come quelle turche (-15%).

Ma è soprattutto l'Asia che ha fatto frenare la performance internazionale del salone, con un Paese della 'Top 5', il Giappone, che ha inviato il 18% di visitatori in meno. Benché meno rappresentate a livello quantitativo tra i visitatori, anche la Cina e la Corea del Sud hanno ottenuto un ribasso, rispettivamente del 32% e del 17%.

Anche il Nordamerica diminuisce, con presenze inferiori dell'8% rispetto all'anno scorso. Il Medio Oriente cresce invece del 5% come visitatori della fiera. Tra le piccole delegazioni, l'Africa e l'Oceania ottengono un -23% e un -12%.

Le impressioni raccolte fra gli espositori sono state comunque piuttosto positive, malgrado delle disparità fra padiglione e padiglione. Classicamente, in materia di prêt-à-porter per esempio, il 'Fame' è stato più frequentato dei padiglioni 7.1 e 4, ma globalmente i brand erano in assoluto più attivi commercialmente che nell'inverno del 2013. L'edizione era stata segnata in modo particolare dalla diminuzione del 17% delle presenze francesi, a causa soprattutto delle forti nevicate.

Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)