27 feb 2020
White supporta la creatività siciliana
27 feb 2020
White, salone di ricerca sempre all’avanguardia nel panorama del fashion, fucina di nuovi marchi e talenti, ha continuato la sua strategia di internazionalizzazione delle aziende italiane, tramite diverse aree dedicate all’artigianalità italiana (selezionate con Confartigianato Imprese al Tortona 31) e ha altresì presentato il progetto Focus on Sicily (on show al Tortona 31 -35).

Grazie alla collaborazione con la Regione Siciliana - Assessorato delle Attività Produttive, White ha portato sul palcoscenico della moda milanese, e quindi mondiale, 41 marchi provenienti dalla Sicilia. frutto di una lunga attività di scouting condotta su tutto il territorio, che ha permesso di individuare realtà dal DNA artigianale, raccontate nel Tortona Fashion District tramite una serie di foto e video prodotti ad hoc da White. Le campagne sono state scattate a Palermo all’interno di due dimore storiche di epoca liberty - Villino Florio e Villa Virginia Caruso - che sono state aperte per la prima volta, offrendo uno scenario unico per ambientare le creazioni Made in Sicily.
“La moda siciliana è un settore in crescita e dalle straordinarie potenzialità come dimostrano i numeri delle imprese selezionate per White Milano”, ha commentatol’Assessore alle Attività produttive della regione siciliana Girolamo Turano. La collaborazione con White fa parte della più ampia strategia che punta a sostenere le imprese nell’affrontare con successo la sfida dell’internazionalizzazione in un mercato sempre più competitivo e selettivo che però apprezza il made in Italy e in particolare il made in Sicily”.

Tra i designer selezionati 22 si occupano della creazione di accessori e 19 di collezioni di abbigliamento.
Per quanto riguarda l’abbigliamento Cettina Bucca ha esposto la propria sartorialità con lunghi abiti e stampe fiabesche, accompagnati da una serie di accessori speciali, dalle scarpe di velluto ai colli e le cinture di legno; Asciari si ispira al peculiare mix di avanguardia e tradizione della cultura inglese; Sartoria Maqueda crea capi sartoriali e a tiratura limitata con morbida vocazione antispreco; Bellino nasce come boutique e diventa etichetta, con capi in lino sobri e maglieria in lana merino e cashmere realizzati localmente. Eugenio Vazzano unisce l’antico artigianato siciliano al gusto internazionale, con abiti, kimono, babbucce e fusciacche in preziose “pezze”, sempre nei colori della terra madre. Gullo Filati, storica merceria reinventatasi knit cafè che ora declina il saper fare di intrecci con una linea personale di pezzi unici. La Vie en Rosalia una capsule glamour in omaggio alla santa patrona di Palermo (e a tutto il patrimonio culturale siciliano). DueRRuote propone abiti con motivi grafici ispirati ai decori dei carretti per recuperare la memoria. Colori del Sole produce teli, borse, e T-shirt per il tempo libero. Tutto stampato tassativamente a mano con artistiche fantasie. Salvina Raniolo produce pellicceria con esperienza pluridecennale. MV Marianna Vigneri crea linee morbide made in Palermo. MAD di Marzia Donzelli si ispira all’energia delle Isole Eolie, tra contrasti materici, colori, abiti, costumi, accessori e gioielli versatili. Vuedu gioca su ironiche geometrie strutturali nel nome del minimal: è la linea fondata dall’architetto Daniela Vinciguerra, che per il prossimo autunno si ispira ai collage.

Mollo Tutto Lanciato a Lipari nel 2014 dall’artista palermitana Natalie Rossi, marchio perfetto per la vita da barca, tutto realizzato in Italia con materiali naturali. NN Couture indaga le tradizioni del mondo per farle sue; questa volta protagonisti al White sono i caftani realizzati con antichi jacquard indiani ormai irriproducibili. Filly Biz abiti d’autore di Filly Cusenza, artista specializzata in fiber art (l’arte con le fibre tessili). Suahru Ideati da un trio di sorelle palermitane, costumi che celebrano la sensualità del corpo. Bisso Milano, incontro tra senso del decorativismo siciliano e il minimal più dinamico milanese. Mariella Gennarino Maison propone il lato più aristocratico “gattopardiano” della sicilianità. Abiti da sposa ed elegante prêt à porter che dal cuore di Catania raggiunge il jet set globale.
Per quanto riguarda invece il settore accessori, Salvatore Sardisco azienda a conduzione familiare fondata negli anni ‘70 produce borse impeccabili dal forte impatto grafico. 23é Limited Edition trasforma scarti pre e post consumo in accessori speciali: questa stagione a dare vita a copricapi e mantelle couture da pioggia sono dei vecchi ombrelli. Allù Jewels gioielli prodotti a mano da Chiara Raimondi con un senso forte per la geometria e i colori. Sicily Home Collection, un’azienda con 15 anni di esperienza nei complementi di arredo, lampade e runner, borse e foulard made in Messina nel segno di un’estetica mediterranea. Marinella Stornello BaroccOro Jewels presenta la tradizione siciliana della ceramica di Caltagirone unita a lava, perle e pietre dure che danno vits a preziosi oggetti in miniatura a cui si uniscono a colorati foulard. Federico Price crea le sue borse da materiali preesistenti cercati con cura nel mondo, dando poi lavoro alle piccole botteghe locali. Filotessuto, un tipico merletto che Jessica Pirino nobilita nei suoi orecchini décor. Con perle, pietre e cristalli e una piccola serigrafia al centro raffigurante un’icona siciliana. Jadise Le borse di Massimiliano d’Angelo prendono spunto dal passato e si proiettano nel futuro: tra pellami pregiati e colori profondi.

Kalliopecasa TM realizzate con tessuti di scarto del settore arredo borse che vivono una seconda vita. Antoniani, Gate Trentuno e SpazioiF creano borse d’alta sartoria e anti stereotipo. Duci Jewelry di Martina Ciaccio e Roberto Intorre Gioielleria Contemporanea creano gioielli, l’una ispirati dai fichi d’india, l’altro con forte simbolismi. Vitussi propone bauletti artistici con ironico manico scultura. Gattacci nel segno del minimal propone gioielli e clutch di plexiglas audaci e leggeri. Le Camene sono borse incorniciate di Tanya Fiandaca, come quadri da esporre. Danima è il progetto di Emanuela Bertino per salvare la ceramica e produrre impatto sociale positivo sul territorio, da Caltagirone a Sciacca, crea gioielli e vellutati cerchietti disegnati. Daniè made in Sicily Daniela Napolitano doveva diventare un’incastonatrice di pietre e invece “incastona” decori e passamanerie di riuso per le sue iconiche coffe. Tizzini nel segno dell’hand made propone scarpe, abiti e gioielli. Giuliana di Franco Gioielli propone iconici monili con i simboli più evocativi della Sicilia. Paola Parrinello Jewellery, un’altra fan del pizzo chiacchierino in versione bling bling: pendenti così decorativi e versatili da sublimare qualsiasi look.
“Tutte queste iniziative, unitamente all’attenzione che stiamo dando ai modelli produttivi, premieranno le aziende Made In Italy e daranno ulteriore valore al saper fare italiano, dimostrando che il low cost sta ormai cedendo perché non è più sostenibile, sotto molti punti di vista”, ha concluso Massimiliano Bizzi, founder di White.
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