14 gen 2021
White lancia WSM Fashion Reboot con 40 collezioni uomo e gender fluid
14 gen 2021
Insieme alle sfilate di Milano Moda Uomo, al via il 15 gennaio sul web, torna WSM Fashion Reboot, format del salone White sull'innovazione sostenibile che, per questa edizione, debutta con un progetto interamente digitale. Dal 16 al 18 gennaio saranno online sulla nuova piattaforma dedicata oltre 40 collezioni uomo e gender fluid con DNA artigiano e sostenibile.

Tra i protagonisti di questa edizione nomi come Tiziano Guardini, Patrick McDowell, Blue of a kind, Yekaterina Ivankova, che è stata anche Special Project del salone. A questi si aggiungono, fra gli altri, Froy, brand di maglieria sperimentale fondato da Arman Avetikyan, Bobblehaus che si rivolge alla Gen-Z con un mix di moda, musica, arte e intrattenimento, NTMB (acronimo di Never Too Much Basic), collettivo Made in Napoli che lavora sul concetto di customizzazione e lavorazione artigianale, fino a Par.co Denim, fondato nel 2014 da due cugini (è infatti l’acronimo di Parimbelli cousins), che produce jeans di alta qualità in modo sostenibile.
“Nell'impossibilità di realizzare presentazioni ed eventi live, questa edizione di White ha saputo comunque apportare innovazione e creatività nel mondo del fashion”, commenta l'assessora al commercio, attività produttive, moda e design del Comune di Milano Cristina Tajani. “Grazie a un calendario totalmente online che coniuga linguaggi contemporanei e tecnologia, si permette a tante piccole realtà artigianali di presentare in maniera efficace e mirata le proprie idee e collezioni a buyer, giornalisti e operatori quasi fossero presentazioni private ad hoc”.
“Parole d’ordine, oggi più che mai, sono: cultura, bellezza, unicità. Occorre più rispetto di quello che abbiamo avuto per la professionalità della nostra filiera. E poi il coraggio di fare scelte anche controcorrente. Come The Best Shops, siamo grati inoltre per il grande supporto nei confronti delle PMI”, le ha fatto eco Beppe Angiolini di Camera Buyer Italia.
Secondo Marco Granelli, Presidente di Confartigianato: “L’iniziativa che Confartigianato ha realizzato con White, grazie al supporto di MAECI e ICE Agenzia, consente di esaltare il valore artigiano delle imprese della moda italiana: 79mila aziende che danno lavoro a oltre 700mila addetti”.

“Io sono presidente da poco più di un mese di Confartigianato e il mio primo obiettivo è aiutare a mettere in luce il valore di tante delle nostre piccole aziende”, ha proseguito Granelli. “La collaborazione con Camera Moda va in questa direzione, e anche quella con White ci permette di potenziare tale volontà. Le difficoltà odierne sono innegabili per gli imprenditori: c’è disorientamento. Come associazione di rappresentanza facciamo nostra quella che è una richiesta e un bisogno per le imprese: avere punti di riferimento importanti. I nostri imprenditori hanno mostrato una capacità di resistenza e resilienza impressionanti, con tenacia e spirito di innovazione non comuni, e trasversalmente nei diversi settori. Bisogna che le istituzioni ci accompagnino dal punto di vista finanziario, amministrativo e nello sviluppo verso i mercati esteri. Nei primi 7 mesi del 2020”, ha aggiunto nel suo intervento, “abbiamo avuto un -24,3% sull’export della moda. Perdite per 3,3 miliardi di vendite all’estero. Per fortuna White è un pilastro del Fashion System, anche se stavolta sarà solo digitale. Uno dei driver che vogliamo portare avanti è la sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
“In questo particolare momento storico”, commenta Massimiliano Bizzi, fondatore di White, “il ruolo di noi organizzatori è di supportare con tutti i mezzi le PMI, anche attraverso la promozione digitale, che deve essere orientata al mondo dei buyer per poter concretamente mettere in collegamento le aziende alla propria rete di clienti già attivi. Per loro stiamo studiando e lavorando in vista di febbraio a un progetto di concreto supporto”.
“Se riusciremo a far capire alle persone che la moda non è solo low cost”, ha proseguito Bizzi, “che ci sono tante aziende anche piccole che producono valore, con un rapporto prezzo-qualità molto intelligente, potrà esserci un cambiamento nella percezione del consumatore. Il web, in tutto ciò, potrebbe diventare determinante”.
“Credo sia la prima volta in cui credo davvero nelle potenzialità enormi del web, che è un supporto ma chiaramente non può sostituire il reale”, ha continuato l'imprenditore di origini bolognesi. “White si farà in digitale per l’uomo, ma per la donna spero ancora di poter concretizzare qualcosa di fisico, perché il web, pur con tutte le sue potenzialità, ha dei limiti. Conto che settembre segnerà la ripartenza, e dovrà essere una ripartenza fortissima. La parola chiave sarà Milano, polo della moda italiana per eccellenza, ma certo anch'io conto che le istituzioni ci sostengano”.
Parte rilevante di questa edizione sarà il 'match making' tra le realtà presentate e i buyer, che saranno accompagnati sulla piattaforma online per visionare le collezioni delle aziende e potranno fissare in tempo reale i loro appuntamenti.

“Da 20 anni siamo leader nello scouting di marchi emergenti che saranno poi quelli del futuro. Il digitale, che abbiamo visto crescere durante la pandemia, rappresenta uno strumento fondamentale, occasione d’evoluzione per le PMI”, ha ulteriormente confermato Brenda Bellei, CEO di White. “Vi stiamo lavorando da tempo, non solo per il progetto del B2B, ma anche per potenziare la stessa fiera fisica. Per febbraio stiamo ragionando su qualcosa di efficace online, ma speriamo di riuscire ad organizzare un momento d’incontro fisico”.
“Per noi il digitale è stato anche un importante strumento di coesione con Milano Loves Italy, movimento che ci ha permesso di stringere importanti partnership nell’ottica di fare sistema per coinvolgere un pubblico sempre più numeroso di addetti ai lavori e farli incontrare con le nostre aziende”, ha ricordato la Bellei, riferendosi al progetto curato da Federico Poletti, giornalista e Direttore Comunicazione di White, e Matteo Ward, co-founder del brand Wråd e già direttore artistico di GIVE A FOKus. “I temi della sostenibilità e artigianalità vengono ulteriormente esplorati grazie alle testimonianze di tanti addetti ai lavori, strutturate in un ricco calendario di talk”, ha spiegato infatti Poletti, “raccontando, anche se l’online oggi la fa da padrone, una quarantina di realtà, di artigiani evoluti, giovani che innovano, che fanno ricerca”.
Il calendario prevede 10 webinar e si apre venerdì 15 gennaio con un intervento di Laura Burdese, CEO e Presidente di Acqua di Parma, che presenterà la strategia di sviluppo sostenibile della maison e il suo focus sulle realtà artigiane italiane. Si chiuderà lunedì 18 gennaio con un panel dedicato all’innovazione sostenibile nel mondo del tessile con alcuni tra gli attuali leader globali nel settore, come Patrik Lundstrom, CEO di Renewcell.
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