Reuters
27 mar 2013
Vuitton ha notevolmente aumentato i prezzi all'inizio dell'anno
Reuters
27 mar 2013
Louis Vuitton, il marchio di punta del gruppo LVMH, ha effettuato ingenti aumenti di prezzo dall'inizio dell'anno sulle sue borse di tela patinata e nella maggior parte dei suoi mercati principali, riportano gli analisti di HSBC.
Nei Paesi della zona euro, dove i prezzi erano già stati alzati dell'8% nell'ottobre scorso, l'incremento raggiungerebbe circa il 10% sui modelli più venduti, come la “Speedy” e la “NeverFull”, scrivono gli analisti in una nota, basata sulle loro osservazioni.
Un aumento che sarebbe superiore al 10% in Gran Bretagna e negli USA e compreso fra il 5% e il 10% in Asia, soprattutto in Cina, a Hong Kong, Taiwan e Singapore. In Giappone, dove gli aumenti dei prezzi erano stati preannunciati da LVMH come misura per rispondere al calo dello yen rispetto alle principali valute, gli aumenti superano il 10%.
Con un aumento dei prezzi, Louis Vuitton vuole accelerare la sua strategia di rifocalizzazione sui prodotti in pelle (per fermare la mercificazione, la banalizzazione per troppa diffusione del brand), limitando gli effetti negativi di questo cambiamento sui margini del marchio.
Le borse rivestite di tela patinata, con impresso il celebre monogramma o l'altrettanto famoso motivo damier, sono nettamente più accessibili dei modelli in pelle, e anche molto più redditizie, visto che pesano ancora per quasi due terzi sulle vendite di pelletteria di Vuitton, rappresentano l'80% delle unità vendute e il loro margine lordo è di circa il 90%, contro il 75% dei prodotti in pelle, secondo le stime di molti analisti.
Nel 2012, la crescita del marchio è rallentata bruscamente, scendendo fino a circa il 5% a tassi di cambio costanti, dopo anni di crescita a due cifre.
Il potente meccanismo Vuitton si è inceppato, a causa della crisi in Europa e del rallentamento dell'economia cinese, ma anche, secondo gli analisti, in ragione di una minore attrattività presso una clientela assuefatta o stanca dei loghi e che cerca dei prodotti più esclusivi.
Louis Vuitton genera oggi un fatturato stimato a più di 7 miliardi di euro e assicura ancora più della metà della redditività del gruppo LVMH.
La difficile sfida per il marchio francese è ora quella di riuscire a crescere a sufficienza riuscendo nello stesso tempo a proteggere i suoi margini, deterioratisi nel 2012, in un periodo in cui la sua rete di negozi (più di 460 in una cinquantina di Paesi) è rimasta pressoché invariata.
Per ridurre il rischio della banalizzazione, Louis Vuitton si è anche lanciato lo scorso anno nel settore dei servizi personalizzati di alta pelletteria e ha aperto un negozio di gioielli in Place Vendome, a Parigi.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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