5 nov 2014
Vuarnet punta a diventare il leader dell'occhialeria di lusso negli USA
5 nov 2014
Forte dell'immagine di marca che si è conquistata nel passato, la griffe di occhialeria Vuarnet torna sul territorio americano con una ambizione: diventare leader dell'occhialeria di lusso negli USA.
Per riuscirci, Vuarnet punta sia sulla sua esperienza in materia di protezione visiva che sullo stile senza tempo e iconico dei propri occhiali.
La griffe francese, che ha già lanciato 26 modelli negli States quest'anno, disponibili in 3 o 4 colorazioni, ha in previsione di arrivare a una trentina di articoli proposti a partire da gennaio 2015.
Una cifra che è quasi due volte minore di quella della Francia, dove il marchio propone una cinquantina di modelli (per 200 varianti), ma Vuarnet prevede anche di lanciare delle capsule collection espressamente studiate per il mercato americano.
Una strategia alquanto logica, dato che i modelli presentati sono gli stessi di quelli pensati per la Francia, eccetto alcuni occhiali i cui colori sono stati adattati ai gusti degli statunitensi.
Inoltre, Vuarnet, che spera di sedurre i 25-45enni con uno stile di vita attivo e dinamico, punta ad avere un posizionamento nell'alto di gamma, con un prezzo medio di 220 euro, per un entry-level di 160 euro, fino a paia di occhiali da 425 euro.
Per la distribuzione, il brand vuole diffondersi in una rete di dettaglianti, ma ambisce soprattutto a essere presente solo dai migliori ottici.
Una strategia restrittiva, perché ciò significa solamente l'1% della rete negli USA e in Canada, vale a dire 600 ottici in tutto.
Dopo il recente ingresso negli USA, il brand è riuscito a distribuirsi in più di 70 retailer, soprattutto nelle ricche stazioni sciistiche del Colorado (Aspen, Vail, Snowmass e Whistler in Canada), ma spera alla fine di coprire l'intero territorio degli Stati Uniti.
Infine, sebbene nutra grandi aspettative sul continente nordamericano, Vuarnet non intende comunque dimenticare l'Europa.
Infatti, si è distribuito simultaneamente in Italia, in Germania, in Austria e in Svizzera, seguendo la stessa linea strategica degli Stati Uniti.
Anne-Sophie Savenier (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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