21 mag 2023
Vitry consolida il fatturato e mette nel mirino gli Stati Uniti
21 mag 2023
La storica maison francese di prodotti di bellezza, cosmetici, makeup e accessori ha chiuso l’esercizio 2022 consolidando il dato di fatturato a 30 milioni di euro, il 75% ottenuto coi cosmetici femminili, il 25% con quelli per l’uomo. Dotata di una filiale in Canada, l’azienda parigina ha cominciato a commercializzarsi al 100% nelle grandi catene di farmacie e drugstore nel Paese della foglia d’acero. Il prossimo passo del 2023 sarà lo sviluppo degli Stati Uniti, dove Vitry è già presente, ma solamente nella catena di farmacie e parafarmacie Rite Aid, con sede a Filadelfia, in Pennsylvania.

“Nel tempo abbiamo aumentato le linee produttive e abbiamo automatizzato diverse fasi della produzione generando economie di scala che ci hanno consentito di rimanere competitivi a livello di prezzi rispetto alla concorrenza, proveniente sempre più dall’Asia (Cina, Pakistan…), che ha distrutto buona parte dell’industria nel nostro comparto (ma non solo) in Francia - e anche in Europa”, spiega a FashionNetwork.com Maxence de Grandcourt, Export Director Europe & GCC di Vitry. “I nostri bestseller sono i prodotti per le unghie e quelli di skincare. È grazie a questi prodotti che siamo entrati con la cosmetica, prima che con gli accessori, nelle grandi catene nordamericane. Queste due categorie di prodotti, nel periodo dal 2009 al 2022 hanno visto ogni anno raddoppiare il fatturato. La dermocosmetica rappresenta ormai il 60% del nostro giro d’affari”.
“La ricerca di un savoir-faire tradizionale francese coniugato con il mantenimento di prezzi che riteniamo imbattibili è la nostra strategia (ben sapendo che ciò che è ‘meno caro è più caro’ in realtà), quella che definisce il nostro posizionamento”, prosegue il manager transalpino. “Un prodotto per tutta la vita è inestimabile. Ecco perché ci definiamo gli orafi della bellezza. Siamo presenti in più di 50 Paesi e 5 continenti, Vitry, ancor’oggi azienda familiare, è tra le società leader in Europa sull’accessorio in Francia, Spagna e anche Italia. Circa 140 i nostri dipendenti”.

L’azienda progetta inoltre di aprire degli spazi monomarca Vitry. “Li pensiamo come spazi professionali per la salute, e crediamo che cominceremo inaugurando dei pop-up store a Parigi”, spiega il dirigente dell’azienda di avenue Kleber. Vitry ha anche creato delle linee di occhiali attraverso il brand di sua creazione Cartel, mentre le gamme di accessori sono due, una più elevata, l’altra più accessibile, proposta sotto la label Menhir by Vitry.
La Francia è il primo mercato di Vitry, col 45% del fatturato, seguita da Canada, Belgio, Italia e Spagna nell’ordine; l’Europa genera il 70%, il resto del mondo il 30%. “Qualità, esperienza, fidelizzazione dei clienti nel tempo, continuità nel tempo nella collaborazione coi nostri partner, utilizzo di ingredienti assolutamente naturali sono gli altri nostri punti di forza”, assicura Maxence de Grandcourt, che ricorda come Vitry abbia appena stipulato degli accordi di partnership per approdare in Corea del Sud, in Vietnam e nelle Filippine.

Le origini della maison Vitry risalgono al medioevo, quando alcuni monaci avevano stabilito una fabbrica di sciabole e di spade a Nogent per produrre strumenti chirurgici. I religiosi vennero cacciati durante la Rivoluzione Francese e l’abbazia divenne un laboratorio nazionale, venduto poi dal Direttorio ai fratelli Vitry nel 1795. Nel 1907 è rilevata dalla società Thinet (fondata nel 1856). Jules Thinet inventa, tra l’altro, il rasoio a lame usa e getta. A metà degli anni ’50, il nipote Maxence Villiers, successore di Thinet, apre l’azienda al grande pubblico e lancia una gamma manicure-pedicure professionale destinata esclusivamente alla farmacia. Ancora oggi Vitry è distribuita esclusivamente nelle farmacie, cui si sono aggiunte le parafarmacie.
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