AFP-Relaxnews
Gianluca Bolelli
11 mag 2023
Victoria's Secret torna alla sua sfilata annuale, ma ora si concentra sull'inclusività
AFP-Relaxnews
Gianluca Bolelli
11 mag 2023
Quattro anni dopo aver annullato il suo mitico Victoria's Secret Fashion Show, impattato da numerosissime polemiche, il famoso marchio di lingerie annuncia il ritorno della sua sfilata annuale in un nuovo formato, più inclusivo, più artistico e guidato da un ideale di bellezza più radicato nella realtà. Via i longilinei e scolpiti Angeli, quasi irreali, spazio invece a un collettivo di modelle di varia estrazione che si incontreranno durante un evento di moda trasmesso in diretta il prossimo autunno, e cercheranno di convincere un pubblico diviso tra euforia e scetticismo.

Una vera e propria istituzione che era crollata nello spazio di pochi mesi. Il Victoria's Secret Fashion Show ha elettrizzato il mondo della moda per più di vent'anni, e più in particolare il segmento della lingerie, prima di essere travolto dalle tante polemiche che hanno offuscato l'immagine del brand. L'ultima edizione orchestrata nel 2018, prima che la sfilata fosse definitivamente cancellata, ha visto il suo pubblico scendere a 3,2 milioni di spettatori – contro gli oltre 9 milioni di quattro anni prima. Il problema? Una serie di polemiche, una mancanza, se non la totale assenza, di inclusività nel casting, e una concorrenza che era già molto più avanti in termini di diversità: Savage x Fenty, il brand di Rihanna, che nel 2018 si era appena lanciato.
Nato nel 1995, il Victoria's Secret Fashion Show ha rapidamente conquistato consensi unanimi per il carattere di grandiosità, certo, ma anche per le modelle scultoree e slanciate che vi partecipavano, tra cui Naomi Campbell, Heidi Klum, Gisele Bündchen, Alessandra Ambrosio, Adriana Lima, Cindy Bruna, Gigi e Bella Hadid, o anche Kendall Jenner, solo per citarne alcune.
Un cast che ha sedotto praticamente tutti, almeno all'inizio, ma che ha finito per far rabbrividire, visto il suo coltivare un ideale di bellezza lontano dalla realtà, che alimentava l'immagine della donna-oggetto. Nonostante la presa di coscienza dell’azienda, spinta da vari movimenti tra cui il “body positive”, il marchio Victoria's Secret decide di non cambiare e finisce per attirare l'ira di un pubblico che preferisce guardare dalla parte dei corpi, delle dimensioni e dei tagli più diversificati del nuovo marchio fondato da Rihanna. Una prima battuta d'arresto per il colosso della lingerie, che poi si è trovato al centro di tante altre controversie.
Già nel 2018 il brand ha sofferto per i commenti ritenuti offensivi del suo direttore marketing Ed Razek durante un'intervista a Vogue US. Quest'ultimo vi aveva criticato l'idea di ricorrere a modelle plus size o transgender… Commenti che hanno contribuito anche ad offuscare l'immagine del brand. Pochi mesi dopo, fu l'arresto di Jeffrey Epstein, accusato di plurime aggressioni sessuali, a porre Victoria's Secret al centro dei riflettori, per via degli stretti legami del finanziere con Leslie Wexner, boss di Limited Brands, allora casa madre di Victoria's Secret.
Un colpo di grazia per il colosso della lingerie, costretto a rivedere tutte le strategie. E bisogna riconoscergli di non essersi mai arreso, anche in mezzo alle turbolenze, scegliendo il “reboot” totale, dal valzer degli indesiderabili ala guida del brand alla composizione di un cast più ancorato alla realtà passando per collezioni più diversificate, nonostante la diffidenza e le critiche di un pubblico poco ricettivo a questi repentini cambiamenti.
Victoria's Secret sta ripensando il proprio approccio ormai da diversi anni. Per il pubblico è iniziato con la sostituzione degli emblematici Angeli con donne di ogni estrazione sociale - artiste, atlete, attiviste, modelle - di tutte le morfologie e di tutte le origini, senza dimenticare l'assunzione nel 2019 della prima modella transgender del marchio, Valentina Sampaio.
Il collettivo di ambassador del brand da allora ha contato tra le sue fila Megan Rapinoe, Paloma Elsesser o Sofía Jirau, a testimonianza del desiderio del marchio di soddisfare le esigenze del pubblico e di ripristinare la sua immagine. Lo stesso vale per le collezioni dell’etichetta, che ora sono – anch'esse – più inclusive, con reggiseni premaman e per la mastectomia, ad esempio, ma anche tagli diversi e una gamma di taglie molto più varia.
Il nuovo concept di sfilata di Victoria's Secret sarà il culmine di questo cambiamento radicale e dimostrerà se il brand è davvero riuscito a rinnovare la propria immagine. Il Victoria's Secret World Tour assumerà la forma di un lungometraggio che porterà il pubblico dietro le quinte e le storie di VS20, “un gruppo di 20 innovativi creativi globali che disegneranno quattro collezioni nelle vibranti città di Bogotà, Lagos, Londra e Tokyo”. Il tutto ora punta “a difendere le voci, le prospettive e le esperienze delle donne”, in totale opposizione all'immagine di donna-oggetto incarnata dagli Angeli di Victoria's Secret che si sono succeduti, le ali ben piantate nella schiena, ad indossare lingerie succinta per presentare le collezioni super sexy del marchio.

“Il film è la massima espressione della trasformazione del marchio Victoria's Secret. Sarà guidato da moda, glamour e intrattenimento, con un cenno all'amata iconografia del passato, ma in modo audace e ridefinito. Siamo così onorati di offrire la nostra piattaforma e di vederla esplorata attraverso l'obiettivo e l'abilità artistica di creatori internazionali che celebrano l'individualità delle storie e delle prospettive delle donne”, ha dichiarato Raul Martinez, vicepresidente e direttore creativo di Victoria's Secret, in un comunicato stampa.
Il documentario, che sarà trasmesso in tutto il mondo, sarà ovviamente affiancato da uno show su larga scala anch'esso rinnovato, ma altrettanto spettacolare, come sottolinea la stessa etichetta. La notizia non ha generato commenti unanimemente entusiasti su Instagram, piattaforma sulla quale il brand ha comunicato il nuovo concept. Mentre alcuni sono felicissimi del ritorno della sfilata annuale, altri si interrogano sulle vere motivazioni di questo cambiamento, e una manciata di utenti afferma addirittura di rimpiangere i “veri” Angeli che hanno reso famosa l’azienda... e la loro caduta.
Lo scorso marzo, quando Victoria's Secret aveva appena anticipato il proprio ritorno sulle passerelle, la cantante Lizzo ha espresso la sua opinione su Twitter: “Questa è una vittoria per l'inclusività e nell'interesse dell'inclusività. Ma se i brand stanno iniziando a farlo solo perché hanno subito una protesta, allora cosa accadrà quando le 'tendenze' si capovolgeranno di nuovo? I boss di queste aziende apprezzano davvero l'inclusività? O è solo una questione di soldi?”. Non resta che attendere questo show di nuovo genere affinché il pubblico possa prendere una decisione sulla questione.
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