Il brand di ingerie Victoria's Secret potrebbe essere venduto e il patron potrebbe dover cedere il suo posto alla guida della casa madre L Brands, stando a quanto ha dichiarato il Wall Street Journal mercoledì 29 gennaio 2020.

“Leslie Wexner, il miliardario a capo di Victoria's Secret, sta valutando la possibilità di lasciare il ruolo di CEO del suo impero retail per esplorare delle alternative strategiche per il marchio di lingerie”, scrive il quotidiano economico, citando fonti vicine ai fatti.
 
Leslie Wexner, 82 anni, dirige il gruppo da lui fondato L Brands, la casa madre di Victoria's Secret. "Le discussioni sono in corso e potrebbero sfociare in una vendita totale o parziale del brand”, in difficoltà dopo il successo degli anni 2000, aggiunge il Wall Street Journal.

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La notizia è stata ben accolta mercoledì mattina prima dell’apertura della Borsa di New York, con le azioni L Brands in salita del 12,74% negli scambi elettronici poco prima delle 9h10 (14h10 GMT). L’azione L Brands aveva perso il 26% lo scorso anno. La valorizzazione borsistica del gruppo è di quasi 6 miliardi di dollari, molto inferiore ai 29 miliardi del periodo di maggior successo, nel 2015.
 
Il marchio Victoria's Secret è al centro di una serie di polemiche, tra cui le accuse di mancanza di diversità e di promuovere un ideale di “donna oggetto”.
 
Leslie Wexner è inoltre stato coinvolto nell’affare Jeffrey Epstein, finanziere newyorchese morto in prigione lo scorso agosto dopo essere stato accusato di aggressioni sessuali a danno di ragazze minorenni. Il patron L Brands ha dichiarato di avere interrotto i rapporti con Epstein 10 anni fa, ma alcuni ritengono che sia stato il principale sostegno economico di Epstein, che Wexner ha assunto come consulente finanziario alla fine degli anni ’80. Secondo il New York Times, Wexner aveva così tanta fiducia in Epstein da conferirgli una procura generale all’inizio degli anni ’90 e da cedergli la sua abitazione di Manhattan senza alcun corrispettivo economico.