19 gen 2023
Vicenzaoro torna dal 20 al 24 gennaio con oltre 1.300 espositori
19 gen 2023
Torna dal 20 al 24 gennaio Vicenzaoro, edizione January, e per il salone punto di riferimento europeo per oreficeria e gioielleria organizzato da IEG-Italian Exhibition Group, i numeri parlano di un’edizione di ripresa, per quello che pare davvero un ritorno alla normalità. Saranno oltre 1.300 infatti gli espositori in fiera, provenienti per quasi il 60% dall’Italia e per la restante parte da oltre 30 Paesi del mondo, con circa 200 ritorni di aziende provenienti dall’Asia.

Il salone si conferma luogo di discussione dei grandi temi dell’industry dell’oro e del gioiello: mercato, tendenze, anticipazioni, sostenibilità, innovazione e formazione i focus sui temi che orientano a medio termine i consumi e l’andamento del settore. Tra i contenuti in programma il talk di Trendvision sulle tendenze del gioiello, l’indagine congiunturale di Intesa Sanpaolo e Club degli Orafi, il legame tra gioielleria e alta moda esplorato da Assogemme e Dior Couture (grazie all’incontro con Dominique Dufermont, direttore del Servizio Pietre del marchio francese), i convegni internazionali di CIBJO, il Jewellery Technology Forum, convegno internazionale organizzato da IEG in collaborazione con Legor Group domenica 22 gennaio, e la premiazione del concorso internazionale di jewellery design HRD Design Awards, promosso dal laboratorio HRD di Anversa con l’alto patrocinio di CIBJO.
Dal 20 al 23 gennaio torna inoltre VO Vintage, il salotto dell’orologeria e della gioielleria vintage di pregio di IEG aperto al grande pubblico. Nel foyer del quartiere fieristico di Vicenza, in concomitanza con Vicenzaoro, le voci chiave delle lancette vintage animeranno un weekend di eventi, talk e approfondimenti per collezionisti e amanti degli orologi. Nel suo ambito, con la nuova community B2B “TIME”, rivolta agli operatori professionali, Vicenzaoro punta a rappresentare l’intera supply chain dell’orologio.
Vicenzaoro January si preannuncia dunque un salone benaugurante, considerato che secondo gli ultimi dati congiunturali di settore, riportati da Nordest Economia, il distretto orafo-gioielliero di Vicenza ha registrato cifre da record nel primo trimestre 2022, con un export che supera del 38,4% il 2021 e del 50,6% il 2019, e gli Stati Uniti (+113,8% sul 2019), il Sudafrica (+104,8%) e gli Emirati Arabi Uniti (+45,7%) in testa ai mercati di riferimento del distretto.
Nello stesso tempo, il trend del commercio estero per il Made in Italy orafo-gioielliero sembra essere molto positivo. Il cumulato dei primi nove mesi del 2022 registra infatti una crescita in valore del 27,2% su gennaio-settembre 2021, attestandosi a poco più di 7 miliardi di euro; incremento che è pari al +41,4% in più rispetto ai 5,07 miliardi di euro esportati nei primi 9 mesi del 2019. La crescita è però rallentata nel terzo trimestre del 2022: dopo gli aumenti superiori al +30% in valore del primo e del secondo trimestre, da luglio a settembre l’export ha registrato 'solo' un +14,6% (secondo le elaborazioni del Centro Studi di Confindustria Moda su dati ISTAT per Federorafi).

Dopo un 2020 complicato, il mercato mondiale del lusso sembra dunque aver completato il percorso di ripresa e si proietta ora ad una crescita stimata del 6% nel 2023, secondo una ricerca di Altagamma, con un e-commerce settoriale che potrebbe crescere fino al 25% ad orizzonte 2025.
Se si considera che le stime industriali prevedono che nel 2030 il valore di mercato dei beni di lusso dovrebbe salire a circa 540-580 miliardi di euro, in aumento almeno del 60% rispetto al 2022, il comparto del gioiello potrebbe risultare trainante per l'economia italiana, visto che, sempre secondo Altagamma, nel 2023 il Made in Italy sarà destinato ad un ulteriore incremento dell'8% e dal 2025 crescerà del 3-4% ogni anno, dopo che l'industria del lusso ha registrato nel 2022 una crescita di oltre il 30%, sia in valore che in quantità, a seguito del sostanzioso rimbalzo post pandemico.
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