23 gen 2020
VicenzaOro January 2020 chiude a 35.000 presenze, record dell’ultimo decennio
23 gen 2020
Pur nella turbolenza dei mercati, Vicenzaoro si conferma manifestazione attraente per gli operatori internazionali. L’edizione January 2020 della fiera vicentina si chiude infatti superando le 35.000 presenze, il numero più alto degli ultimi 10 anni.

L'aumento delle presenze conferma il trend positivo dell'incoming estero, che pesa complessivamente il 60% sul totale delle visite, provenienti da 126 nazioni del pianeta. Positivo il dato dell'Italia, i cui visitatori tornano a crescere del 12%.
“Potremmo dire che ho portato fortuna”, sorride a FashionNetwork.com il nuovo Amministratore Delegato di IEG, Corrado Peraboni, nominato in questa carica pochissime settimane fa. “In realtà il mertito è del grandissimo lavoro effettuato dal team di Italian Exhibition Group, che ha lavorato benissimo portando al record di questa edizione. Tutti gli operatori che ho ascoltato in questi giorni mi hanno confermato la bontà dell’organizzazione e del posizionamento d’eccellenza della manifestazione”.
Nel dettaglio, gli Stati Uniti guidano la classifica dei Paesi esteri più rappresentati dagli operatori, con uno straordinario +30% rispetto al 2019, anche se il top assoluto – sebbene su cifre più piccole – lo realizza il Kazakistan (+46%). Il Giappone (+22%) conferma l’interesse crescente dei mercati strategici per la produzione Made in Italy, così come il vicino Medio Oriente (+6% complessivo). Le aree di Asia e Far East segnano un +4% totale. La macro-regione dell’Africa si attesta a +7%. Torna a crescere anche la Russia (+6%).

Le visite dall’Europa, che vale circa il 50% della presenza estera a VicenzaOro, segnano +9% sull’incremento a doppia cifra del 2019, con presenze in aumento in particolare dai Paesi di lingua tedesca.
Peraboni si sente di condividere quanto affermato nei giorni precedenti dal Presidente di IEG Lorenzo Cagnoni a proposito dell’espansione di Fiera di Vicenza. “Il centro fieristico vicentino deve essere ammodernato e ampliato. Si tratta di una struttura leader in Italia e in Europa, ma per rimanere tale bisogna investire. Si pensi che la manifestazione dei macchinari d’eccellenza per gioielli, il T.Gold, si è svolta in un padiglione provvisorio. Inoltre, anche in questa edizione avremmo potuto riempire un altro padiglione, mentre molti produttori orafi avrebbero voluto stand più grandi, invece di essere costretti nei soliti stand piccoli dei padiglioni alle estremità”.
“Vicenza si trova dunque a un bivio”, continua Peraboni. “Da una parte ha l’opportunità fuori dall’ordinario di diventare un hub di portata internazionale, con enormi ricadute sull’indotto produttivo e turistico del territorio, dall’altro corre il rischio di non riuscire a soddisfare queste richieste di rafforzamento. Sarebbe un peccato, soprattutto in questo momento, in cui nel settore realtà come Monaco di Baviera stanno crescendo tanto e si può ‘approfittare’ delle difficoltà di Basilea, tra l’altro fiera sempre più watch oriented, e di un altro hub del gioiello come Hong Kong, che sta allontanando tante aziende per il protrarsi degli scontri e delle sollevazioni popolari”, afferma l’AD.

Circa 1.500 gli espositori intervenuti in fiera, oltre 40 gli eventi con i vertici delle istituzioni orafe e di marchi globali. Un successo riscontrato anche da T.Gold, la manifestazione internazionale dedicata ai macchinari per l’oreficeria e alle tecnologie per l’oro e i gioielli. Ottimo anche il debutto di VO Vintage, il nuovo marketplace esclusivo dell’orologeria e gioielleria d’epoca, accolto da consensi convinti del pubblico tradizionale e della community di appassionati e collezionisti, a completare il quadro di positività della fiera organizzata da Italian Exhibition Group.
Da ricordare anche la partnership con ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane/Ministero degli Affari Esteri con il progetto “Prima”, sostenuto da Confindustria Federorafi, Confartigianato, Confimi Industria orafa e argentiera e CNA, che ha contribuito enormemente al successo della manifestazione, indica un comunicato. Agenzia ICE ha anche promosso sul mercato statunitense attività specifiche scaturite in 120 incontri B2B svolti a Vicenzaoro tra grandissimi compratori della GDO americana e aziende italiane e la presenza di start up con il progetto “StartUp&Carats”.
Inoltre, la collaborazione con Federpreziosi Confcommercio, AFEMO (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria), Assocoral (Associazione Produttori Coralli, Cammei e Gioielli di Torre del Greco), e IGI (Istituto Gemmologico Italiano) ha portato alla realizzazione dei Digital Talks, Gem Talks e altri incontri per avvicinare il mondo della formazione professionale a quello dell’industria.

Infine, temi prioritari per IEG sono stati sostenibilità, creatività e innovazione, che hanno aperto il calendario degli eventi con il focus “VISIO.NEXT - The future of jewellery”, svoltosi grazie alla collaborazione con il Club degli Orafi Italia, alla presenza di Confindustria Moda e di brand del calibro di Bulgari, De Beers, Vhernier. Il convegno di CIBJO (la Confederazione Mondiale della Gioielleria) ha poi approfondito la capacità delle PMI di introdurre processi e procedure sostenibili.
L’agenda di fiere orafe e della gioielleria di IEG prevede prossimamente OroArezzo dal 18 al 21 aprile 2020, VicenzaOro September dal 5 al 9 settembre 2020 e VOD Dubai International Jewellery Show in autunno.
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