Véronique Branquinho chiude il suo marchio
Giusto quattro frasi per porre fine a una bella avventura. Véronique Branquinho, che aveva rilanciato con successo il suo marchio di prêt-à-porter femminile cinque anni fa, annuncia oggi la sua chiusura. In un succinto comunicato, la stilista indica, senza fornire ulteriori spiegazioni, di voler interrompere l’attività, precisando che “la sfilata per l’autunno-inverno 2017 per ora è stata l’ultima”.
La designer belga aveva creato la propria casa di moda nel 1998, sfilando per la prima volta a Parigi all’età di 24 anni. Da sola alla testa dell’azienda, toccata dalla crisi finanziaria, la Branquinho aveva dovuto chiudere le proprie linee di prêt-à-porter (sia uomo che donna) una prima volta nel 2009.
Nel 2012 era riuscita a risorgere dalle ceneri, ricominciando con la linea femminile a perire dalla primavera-estate 2013 grazie all’Onward Luxury Group (ex Gibò), che aveva sempre continuato a produrre la sua linea di scarpe. La filiale europea del gruppo giapponese Onward, punto di riferimento in Italia per la produzione e la distribuzione di collezioni premium di alta gamma possiede fra l’altro il brand Jil Sander.
Nel comunicato, le due parti annunciano che la loro separazione sarà effettiva a partire da lunedì 19 giugno, anche se non forniscono alcun dettaglio che spieghi questa chiusura improvvisa, visto poi che il marchio che aveva registrato una bella crescita sin dalle prime stagioni.
Véronique Branquinho aveva infatti rinnovato la sua identità, puntando su uno stile classico atemporale, allo stesso momento semplice e sofisticato, con un tocco romantico-gotico, del quale erano protagonisti abiti, vestiti e pantaloni dai tagli impeccabili, che offrivano nel contempo una qualità al 100% Made in Italy.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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