Vera Wang rinnova la licenza per gli occhiali con Kenmark

Di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il
16 feb 2017

Kenmark Eyewear ha annunciato il rinnovo dell'accordo di licenza esclusiva per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello mondiale degli occhiali del brand Vera Wang. L’accordo sarà prolungato fino al 2020. Kenmark Eyewear, azienda statunitense diretta dal CEO Mike Cundiff, collabora con la stilista dal 2001 e ha lanciato il brand nell’industria ottica con segmenti che includono Vera Wang Core, Luxe, Alternative Fit e Vera Wang Collection.

Intanto Kenmark Optical Inc. si è appena spostata nel suo nuovo quartier generale e centro distributivo di Jeffersontown, città dell'hinterland di Louisville - originaria sede del brand -, nel Kentucky, in cui ha trasferito tutta la sua forza lavoro di 100 persone. Un investimento da 1 milione e mezzo di dollari per acquistare il terreno e di altri 3,3 milioni per rinnovare completamente lo spazio esistente.

La nuova sede ospiterà i dipartimenti progettazione, vendite, contabilità, marketing, retail, internazionale, Internet e assistenza clienti, oltre al centro di evasione ordini.

Pubblicità

Oltre a Vera Wang, il distributore statunitense di occhiali del Kentucky collabora con designer e brand come Zac Posen, Original Penguin, Lilly Pulitzer, Dana Buchman, Timex, Jhane Barnes e Republica. La rete di distribuzione della società si estende in più di 70 nazioni.

Vera Wang, invece, non sfila quest'anno alla New York Fashion Week in corso di svolgimento nella Grande Mela, e ha deciso di presentare la sua ultima collezione sotto forma di un piccolo film, ha recentemente comunicato alla rivista “WWD”, il quale sarà presentato il 28 febbraio, giorno dell'apertura della Settimana della Moda di Parigi e dell'assegnazione della Legion d'Onore alla stilista newyorchese.

Nell'intervista, la Wang ha motivato la sua decisione (non irrevocabile, in quanto pensa di tornare in futuro, ma sicuramente con un altro format dal classico défilé) per colpa del sovraccarico del calendario e del fatto che il numero di spazi per sfilare garantito dal Council of Fashion Designers of America sia ormai sempre più limitato.