3 gen 2023
Venezianico: nel 2023 opening del primo Atelier e focus su Asia ed Europa
3 gen 2023
Compie 5 anni il marchio italiano di orologi Venezianico, arrivato in un solo quinquennio a distribuirsi già in 80 nazioni globali, tutte con dati di vendita in crescita al termine del 2022, mentre i progetti 2023 riguardano l’espansione worldwide - con un occhio di riguardo rivolto ad Italia, Europa e Asia - all’opening del suo primo Atelier monomarca e ad estensioni della gamma prodotti, anche con nuovi calibri.

Fu nel 2017 che Alberto e Alessandro Morelli, due fratelli rispettivamente di 26 e 23 anni, il primo fresco di laurea in Economia e Finanza e il secondo laureando in Marketing all’Università Ca’ Foscari di Venezia, decidono di far nascere, senza avere alcuna esperienza, un’azienda di orologi ispirati a Venezia. Recuperano il capitale iniziale di 800.000 dollari grazie alla conclusione di tre round di investimenti su Kickstarter, la principale piattaforma americana di crowdfunding, fino ad arrivare nel 2021 a realizzare un fatturato di 2,7 milioni di euro, producendo oltre 14.000 orologi Venezianico all’anno.
Attraverso il proprio e-commerce e una rete retail in Italia e nel mondo, il brand Venezianico commercializza ormai i propri prodotti in oltre 80 Paesi e il suo organico è composto solamente da ragazzi under 30.
Venezianico ha sviluppato due collezioni principali: “Redentore” e “Nereide”. La crescita del know-how tecnico ha dato impulso all’introduzione di varie innovazioni progettuali. A fine 2021, infatti, i Morelli hanno depositato un brevetto per la peculiare costruzione del quadrante del segnatempo “Nereide Ultraleggero”, il modello scheletrato del brand. Recentemente hanno lanciato un orologio con movimento GMT e un cronografo del modello “Bucintoro”. FashionNetwork.com ha parlato di questi progetti, e di molto altro, con il co-founder Alberto Morelli.
FashionNetwork.com: Come definireste il DNA di Venezianico, e quali innovazioni tecnologiche contraddistinguono i vostri segnatempo?
Alberto Morelli: Ciò che rende unico Venezianico è la sua capacità di far convivere un design lineare dal fascino neoclassico con la necessità di innovare. Le nostre creazioni si distinguono anche per l’utilizzo di materiali high-tech, tra cui il tungsteno, il metallo più duro in natura, dalle caratteristiche tecniche straordinarie. Con il nostro modello “Nereide Ultraleggero”, invece, abbiamo introdotto una soluzione costruttiva originale per il quadrante, strutturato in tre differenti livelli, di cui uno in PMMA trasparente, che è oggetto del nostro primo brevetto.

FNW: Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una fioritura di nuovi marchi italiani di orologeria fondati da under 30 (e al rilancio di altri, riemersi dal passato). Quale ne è il motivo, secondo voi?
AM: La differenza qui l’ha fatta il web. L’orologeria è un settore con secoli di storia e barriere all’entrata piuttosto elevate. Tuttavia, con l’avvento dei social media, la crescita dell’e-commerce e la diffusione delle prime piattaforme di crowdfunding, si sono create le condizioni ideali per la nascita di piccole realtà indipendenti guidate da team giovani con forti competenze digital. Attraverso un approccio DTC (Direct To Consumer), questi brand sono riusciti a defilarsi dalla competizione diretta dei marchi storici, fortemente legati alle logiche dettate dalla distribuzione tradizionale.
FNW: In quanti negozi multimarca worldwide viene venduto Venezianico, e quanti di essi sono in Italia?
AM: Ci avvaliamo di una rete di oltre 100 concessionari in tutto il mondo di cui 50 in Italia, il nostro mercato principale.
FNW: C'è stato l'ingresso in nuove nazioni nel 2022, o è preventivato nel 2023?
AM: Nel corso del 2022 abbiamo registrato una crescita molto rilevante nei Paesi del Golfo, trainata da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Sicuramente hanno contribuito a questo importante risultato le due edizioni limitate dedicate al mondo arabo: “Nereide GMT Arabia Saudita” e “Redentore Riserva di Carica Indipendenza d’Egitto”. Il rafforzamento nei principali mercati asiatici come Giappone, Hong Kong, Singapore e Taiwan è uno dei grandi obiettivi del prossimo anno.
FNW: Avete in programma progetti retail, come aperture di monomarca, corner o shop-in-shop?
AM: Il 2023 sarà un anno ricco di novità. Stiamo infatti lavorando all’inaugurazione del nostro Atelier, un luogo esperienziale dove sarà possibile accogliere la nostra community. Sebbene l'e-commerce abbia una scalabilità virtualmente illimitata, siamo consapevoli che i punti vendita fisici offrano al cliente un’esperienza che al momento non può essere interamente sostituita dal web. La location è stata scelta con molta attenzione: si tratta infatti di un palazzo del ‘48 in stile neoclassico, in perfetta armonia con la visual identity del brand.
FNW: Quali sono i vostri obiettivi ad orizzonte 2025?
AM: A medio termine vogliamo primariamente incrementare la nostra presenza offline, in particolare in Italia e nei principali mercati europei. Ciò avverrà anche attraverso l’introduzione di nuovi prodotti che andranno ad espandere ulteriormente il nostro portafoglio. Si tratterà di orologi equipaggiati con nuovi calibri di fascia alta, realizzati in collaborazione con due importanti produttori svizzeri.

FNW: Quanto pesa l'e-commerce sul giro d'affari? Sono in programma evoluzioni digitali omnichannel specifiche?
AM: L’e-commerce è sempre stato il canale di vendita principale dell’azienda. Questa è stata la nostra porta sul mercato e continuerà ad avere un ruolo di primo piano, in coerenza con la nostra filosofia primariamente DTC. Siamo comunque sempre stati convinti che un approccio limitato al commercio online non sia sufficiente. Una rete di concessionari è essenziale al fine di promuovere il nostro marchio a livello locale; i clienti inoltre devono avere la possibilità di vedere e toccare con mano i nostri prodotti se lo desiderano, così, sin dal 2019, ci siamo attivamente dedicati allo sviluppo di una strategia genuinamente omnicanale.
FNW: Qual è la percentuale di giro d’affari Italia/Estero e quali sono i primi mercati? Quale nazione è cresciuta di più lo scorso anno?
AM: Siamo presenti ormai in circa 80 mercati nel mondo, tutti in crescita. I più importanti sono comunque l’Italia e i Paesi europei, che costituiscono una fetta rilevante del nostro fatturato. Stiamo inoltre registrando una forte crescita nei Paesi del Golfo Persico, ma anche nel mercato asiatico e in quello statunitense.
FNW: Quanti dipendenti ha l’azienda? Prevedete di effettuare delle assunzioni l’anno prossimo?
AM: Il nostro team è formato da 10 persone, un gruppo coeso e affiatato interamente dedicato alle funzioni core. Ovviamente, ci avvaliamo anche di una fitta rete di aziende e professionisti, quasi tutti italiani, che svolgono un ruolo fondamentale nella gestione di vari processi aziendali. Vista la forte espansione del brand, stiamo considerando l’assunzione di nuove risorse nei prossimi mesi.
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