Vanity Fair Italy mette una dottoressa di Bergamo in copertina sul nuovo numero dedicato agli eroi della sanità italiana
Vanity Fair ha dedicato il suo nuovo numero agli operatori della sanità italiana, mettendo un medico donna che lavora a Bergamo in copertina.
Il numero, in uscita mercoledì 25 marzo, presenta in apertura la dottoressa Caterina Conti, pneumologa di 39 anni dell’Ospedale di Bergamo, con indosso un camice da medico e con una mascherina che pende dal suo gomito destro.

L’intero ricavato delle vendite in edicola di questo numero sarà devoluto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, all’epicentro della diffusione del coronavirus in Italia. Le immagini dei reparti di terapia intensiva e dei pazienti nei corridoi con coperture di ventilazione in plastica sopra le loro teste sono state trasmesse in tutto il mondo.
#Iocisono, annuncia il titolo, seguito da un sottotitolo che recita: “Medici, infermieri, farmacisti, operai, impiegati, volontari, lavoratori. Storie dell’Italia che combatte contro il virus”.
“Bergamo e i suoi ospedali si sono trovati loro malgrado al centro di un terremoto sanitario senza precedenti. La prova a cui tutto il territorio è sottoposto è durissima, e i presìdi sanitari sono la nostra prima linea. Medici e infermieri stanno facendo l’impossibile. Dobbiamo dare loro tutto il supporto possibile. Servono uomini e mezzi per affrontare una necessità di cure superiore alle attuali possibilità, pure moltiplicate dall’inizio dell’emergenza. Grazie dunque a Vanity Fair e al Gruppo Condé Nast per essersi messi al nostro fianco, con la forza dei propri canali di comunicazione e con una generosità che fa loro onore", commenta Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, nel comunicato stampa diramato.
Il numero include le storie di dottori e volontari coraggiosi in tutta la Penisola, così come un’intervista a Gennaro Arma, Comandante della Diamond Princess, appena rientrato in Italia dopo la quarantena sulla nave ormeggiata a Yokohama, e a Daniela Trabattoni, cardiologa del Monzino. Presenta inoltre le testimonianze di Chiara Gamberale, Cesare Cremonini e Daria Bignardi.
"Ma non chiamate eroi questi medici, infermieri, lavoratori e volontari perché loro stessi non vogliono essere definiti così. Sono professionisti con un senso del dovere incredibile, lavoratori all'estremo delle forze e delle possibilità. Per noi, diventano il riflesso di un'Italia forte e piena di speranza, Paese da sempre in grado di superare i momenti più difficili", ha aggiunto Simone Marchetti, Direttore di Vanity Fair.
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