2 set 2014
Van de Velde : utili affossati a causa di Intimacy
2 set 2014
Dopo aver preannunciato all'inizio di luglio un fatturato di gruppo in linea con le attese nel primo semestre, Van de Velde ha dovuto invece pubblicare risultati meno validi a fine agosto. Il gruppo belga, specialista della lingerie, ha confermato l'aumento del suo fatturato consolidato del 10,3% (a 107 milioni di euro), pari al 9,4% a perimetro comparabile (vale a dire escludendo le consegne anticipate dell'autunno-inverno 2014). Se i suoi marchi (PrimaDonna, Andres Sarda, Marie Jo) e il suo retailer europeo Rigby & Peller si sono comportati bene, la cattiva performance della sua catena americana Intimacy ha affossato i suoi profitti.
Così, dopo un netto calo del 22,7% del fatturato di Intimacy (sedici boutique negli Stati Uniti), il valore della catena è stato oggetto di una svalutazione. Un'operazione che grava pesantemente sugli utili del gruppo nel primo semestre. Quindi, se si esclude l'impatto eccezionale di questo deprezzamento, l'EBITDA è arrivato a 32,3 milioni di euro, per un aumento pari al 19,2%. Gli utili del periodo passano invece da 19,9 milioni a 21,3 milioni di euro. Ma se si tiene conto della svalutazione i profitti crollano del 75%.
Per il secondo semestre e la stagione autunno-inverno 2014, il gruppo è ottimista e si attende un nuovo rialzo del fatturato, anche se meno elevato che nel primo semestre, in quanto la stagione primavera-estate 2014 è stata rafforzata dal lancio di una linea di swimwear PrimaDonna. L'EBITDA del periodo dovrebbe invece mantenere un orientamento positivo, ma in compenso il gruppo non dà anticipazioni sulle performance di Intimacy e sul loro eventuale impatto sulla seconda metà dell'anno.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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