Ansa
2 lug 2013
Valli: haute couture da belle statuine
Ansa
2 lug 2013
Per le sue belle statuine Giambattista Valli ha fatto tutto in grande. Sfilata al Grand Palais (anche se in una delle gallerie e non sotto il cupolone occupato da Chanel), mille metri quadrati di moquette panna che solerti fanciulle inginocchiate continuavano a pulire con guanti speciali per cancellare le orme degli invitati, grandi statue, divinità classiche e corolle di fiori bianchi.
In questo scenario, con sottofondo di musica moderna sincopata, 40 ricche uscite con damine di Capodimonte inghirlandate, ballerine in tutù decorate come porcellana Wedgwood, statuine ricamate come soprammobili di Sevres e fiorite come un servizio da tavola di Meissen (tutte e quattro le grandi fabbriche europee della porcellana accuratamente citate nella cartellina di sfilata).
Che dire, uno splendido lavoro di atelier su abiti a mantellina e gonne ad anfora, ridondanti di fiori in organza inghirlandati, traboccanti di petali e pizzo, qualche enorme fiocco couture e gonne rigonfie di seta sopra piccole sottane corte e preziose. Ricami magnifici su fondo chiaro, tiare e cinture di bronzo, tutto impeccabilmente statico, da ammirare. Finale di lunghi abiti da sposa-sirena con sopragonna corta di tulle a tutù. C'é una linea sottile quasi invisibile che separa l'alta moda dal teatro, in pochi riescono a non varcarla, stavolta Valli non c'é riuscito.
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