Valentino si mette a dieta a Parigi
In questa stagione, Valentino s’è messo a dieta. Dopo essere stato l’artefice per molte stagioni della proposta di ondate di silhouette voluminose in Europa, il direttore artistico della maison, Pierpaolo Piccioli, ha deciso di ridurre il consumo di tessuto, offrendo una collezione d’Alta Moda fatta di abiti più sobri.

Detto questo, le figure più belle non erano le più spogliate. Un pantalone a sigaretta in faille di seta, sormontato da un'esplosione di petali in shantung bianco. Un magnifico abito in faille di seta con apertura sul retro, che ondeggia scandalosamente sotto l'anca.
Sono rari gli atelier di couture che possono rivaleggiare con Valentino, la cui collezione ha fatto eco ai giorni di gloria della casa di moda, ai suoi inizi negli anni '50. Diverse modelle sfoggiavano acconciature che ricordavano la principessa Marella Agnelli, un'icona di quell'epoca.
Da Piccioli, l'uso del colore è sempre impeccabile. Ogni nuova silhouette suscitava un "ohhhh" estatico nel pubblico — ricorderemo a lungo i pantaloni in seta viola con cintura in tessuto rosso Valentino, indossati con una camicetta bianca le cui cuciture si allargavano a forma di ventaglio.
L'atmosfera, romantica e toccante, è stata supportata da una colonna sonora malinconica composta da brani di Antony & The Johnsons.
Il sarto italiano ha organizzato la propria sfilata per la Haute Couture nella stessa location della stagione scorsa, all'Hôtel Salomon de Rothschild, facendo appello a modelle di primo piano — da top model leggendarie alle attuali starlette delle passerelle. Stella Tennant ha dato il via alle ostilità in un abito di seta nera a vita bassa, indossato con una camicetta di organza, mentre Mariacarla Boscono risplendeva di luce propria in un abito senza maniche in micro paillette blu Klein, il cui orlo spazzolava il pavimento.
Kaia Gerber sembrava un po' persa nel suo gigantesco cappotto rosa, che si prolungava in uno strascico. È stata la modella più acclamata delle sfilate d’Alta Moda parigina di questa stagione, Adut Akech, ad aver l’onore d’indossare l’ultimo outfit, forse il più memorabile. Un abito dritto in seta rosa, sormontato da un bustier in piume di marabù assortite, come un immenso ventaglio che ondeggiava sotto il suo viso.

La collezione è palesemente piaciuta al fondatore della maison, Valentino Garavani, che sul proprio profilo Instagram ha scritto: “La migliore collezione che tu abbia mai disegnato, caro PP! Sono così orgoglioso e onorato di vedere che condividiamo le stesse ispirazioni! E che savoir-faire, grazie ai nostri incredibili atelier, a te, Antoinetta e a tutti gli altri... dettagli incredibili e perfezione ovunque”.
Tuttavia, la sfilata arriva in un momento alquanto delicato per Valentino. Molti dettaglianti hanno riferito di vendite in stallo, e la griffe dovrebbe anche cambiare il team direttivo nel prossimo futuro.
Secondo fonti del settore, Jacopo Venturini, l'ex vice presidente esecutivo di Gucci, sostituirà in primavera il CEO di Valentino, Stefano Sassi. Jacopo Venturini deve ancora attendere alcuni mesi per far terminare il periodo di validità della sua clausola di non concorrenza con il suo precedente datore di lavoro.
Anche Pierpaolo Piccioli aveva l’aria un po’ tesa. Dopo aver posato per i fotografi, ha mostrato il sorriso teso e contratto di un uomo che si è trovato visibilmente sotto pressione.
Eppure, anche dopo simili valutazioni, il ricordo che rimarrà di questa sfilata è quello di un evento messo in scena con una professionalità mirabilmente consumata, dove siamo riusciti a riscoprire l'essenza stessa dell'alta moda — le sue competenze artigianali più audaci, la sua preziosa atmosfera, e quella vocazione a creare e ad alimentare la bellezza e la moda.
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