Valentino riapre a sua volta alcuni siti produttivi
L’apertura il 20 aprile di Art Lab, il centro di sviluppo di Gucci, a Scandicci (FI), con il riavvio delle sole attività di prototipazione, ha dato il via alla graduale ripresa della produzione nei settori della moda e del lusso italiani, con il blocco imposto dalla diffusione del coronavirus che dovrebbe concludersi il 4 maggio. Valentino ha annunciato a sua volta che rimetterà in moto, dal 27 aprile, alcune unità produttive.
La griffe romana riaprirà in particolare “degli atelier artigianali e alcuni stabilimenti produttivi dedicati ai prototipi di abbigliamento, pelletteria e calzature in Piemonte, Toscana e Veneto, assicurando l'attuazione di un ampio protocollo di sicurezza per i lavoratori”, indica in un comunicato.
Al momento, tutti gli attori della moda italiana stanno rilanciando le loro attività in accordo con i sindacati e seguendo scrupolosamente le direttive del governo, contenute nel decreto del 10 aprile, che in questa fase non richiedono un test di screening per identificare la presenza o meno di coronavirus per tutti i dipendenti.
Al fine di garantire la massima sicurezza nei suoi stabilimenti, Valentino ha pianificato una ripresa graduale del lavoro con il ritorno dal 23 aprile di 130 dipendenti distribuiti nei suoi vari siti produttivi dedicati alla ricerca e sviluppo e alla pianificazione e produzione di prototipi e campioni.
Tutte le aree di lavoro sono state disinfettate e saranno sanificate ad intervalli regolari. È prevista anche una pulizia rinforzata degli spazi con un materiale specifico a base alcolica. Tra le altre misure adottate da Valentino, c’è un'ulteriore fornitura di mascherine per coprire gli spostamenti tra casa e lavoro.
Sono state istituite rotazioni per garantire il rispetto delle distanze previste dalla normativa vigente. Allo stesso modo, gli orari d’ingresso sono stati scaglionati. Infine, i dipendenti potranno beneficiare dell'assistenza telematica per rispondere alle loro domande, nonché di supporto medico a distanza.
Questa settimana diversi siti, in particolare in Toscana, hanno riaperto i battenti, rilanciando alcune attività di varie aziende di moda, come ad esempio Prada o Salvatore Ferragamo. Altre dovrebbero ricominciare a fine aprile, come Ermanno Scervino e i siti produttivi di pelletteria di Montblanc, Cartier e Serapian del gruppo Richemont.
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