24 apr 2023
Valentino: il retail spinge i conti 2022 in doppia cifra
24 apr 2023
Valentino chiude il 2022 con vendite in aumento del 15% (+10% a cambi costanti) oltre 1,4 miliardi di euro, un Ebitda a 337 milioni (+18%) e un Ebit di 121 milioni (+30%). Una corsa in doppia cifra nonostante la maison abbia dismesso 100 milioni di euro di business sano nel 2019 per focalizzarsi sulla main line, dopo l’abbandono delle pellicce con la svolta fur-free e la chiusura della linea RedValentino dalla stagione FW 2023-24.

Il maggiore contributo alla crescita arriva dalla rete Dos (+21%), che oggi genera il 62% delle vendite complessive della casa di moda (dal 54% del 2019), mentre il canale multimarca è diminuito del 6%, sintomo del piano di razionalizzazione delle attività wholesale promosso dalla società per spingere il brand su una distribuzione di partnership selezionata. A livello geografico, Europa, Nord America e Medio Oriente trainano le vendite della griffe, mentre la Greater China è stata caratterizzata da volatilità legata al Covid. Continua il trend positivo dell’e-commerce che beneficia del processo di internalizzazione intrapreso all’inizio del 2022 in Giappone, seguito dagli USA e dal resto del mondo.
Le attività di business beauty e fragrance Valentino, concesse in licenza a L’Oréal, sono aumentate del 40% rispetto al 2021, mentre l’eyewear affidato ad Akoni prosegue il suo riposizionamento nel segmento del luxury market attraverso una distribuzione selezionata e il network globale degli store Valentino.
Valentino raccoglie i frutti della strategia implementata del CEO Jacopo Venturini, entrato in carica a giugno 2020, che ha portato la maison a incrementi di fatturato a doppia cifra dopo anni di crescita single digit. Il 2022 è stato segnato dal lancio della Pink PP Collection FW 2022-23, che ha generato una forte brand experience grazie ad una rilettura moderna del rosso Valentino, mentre la sfilata haute couture FW 2022-23 ha espanso il significato di couture.
Al processo di risignificazione voluto da Venturini e dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha contributo la mostra 'Forever Valentino', curata da Massimiliano Gioni e Alexander Fury, presentata a Doha, in Qatar, lo scorso ottobre. Un nuovo corso che si è tradotto nell'ideazione dello store concept svelato nelle boutique di Jeddah, Firenze e Ginevra, basato su un approccio human-centric che mette risalto la dimensione intima, il tocco artigianale italiano e la tradizione locale e territoriale, attraverso un linguaggio artistico e contemporaneo, e il cui lancio globale avverrà quest’anno nei flaghip di Parigi e New York.
Nell'anno passato, Valentino ha rafforzato il suo impegno nella green transition con il lancio del progetto Valentino Sleeping Stock con cui dà nuova vita allo stock dei tessuti dalle sue collezioni haute couture e ready-to-wear. Da gennaio, il gruppo è diventato membro dell’organizzazione non-profit Textile Exchange per sviluppare maggiori competenze su materiali responsabili e soluzioni avanzate nella filiera. La maison quantifica con Karma Metrix le emissioni di carbonio in relazione al traffico e alle operazioni delle sue pagine web, sostiene l’aviazione sostenibile con Air France-Klm e ha avviato una campagna di efficientamento energetico nella sua rete internazionale di store con Lights Off Campaign.
Il 2022 è stato un anno spartiacque per Valentino nelle attività orientate ad assicurare un approccio Colleague Centric. Per la prima volta nella storia della società controllata dal fondo Mayhoola, tutti i colleghi hanno preso parte ad un processo di performance management che promuove una filosofia pay-for-performance con conseguente riconoscimento delle azioni di rewarding individuali e collettive. Il gruppo ha anche firmato un nuovo contratto integrativo aziendale per le società controllate che ricadono sotto il Ccnl per uniformare le condizioni contrattuali nelle diverse sedi geografiche e introdurre condizioni migliorative sotto i profili di work-life balance, welfare, sostegno alla genitorialità e reddito. Inoltre, ha finalizzato a livello globale un sistema di grading e salary benchmarking per garantire l’equità interna dei sistemi di rewarding, nonché la competitività esterna in relazione ai trend del mercato e del settore. Infine, a novembre, ha lanciato la prima Colleague Experience Engagement Survey per rilevare il grado di soddisfazione della community.
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