Reuters API
Gianluca Bolelli
20 dic 2017
Valentino: il potenziale ingresso in Borsa di nuovo rinviato
Reuters API
Gianluca Bolelli
20 dic 2017
La griffe italiana Valentino prevede di vendere circa un quarto delle azioni della società nell’ambito del suo ingresso sul mercato azionario, che non dovrebbe concretizzarsi prima del secondo semestre del 2018, secondo una fonte vicina al dossier.
Il gruppo, fondato nel 1960 dallo stilista Valentino Garavani, è di proprietà di Mayhoola for Investments, veicolo d’investimento che lo ha acquistato nel 2012 dalla società finanziaria privata Permira per una somma vicina ai 700 milioni di euro (618,3 milioni di sterline).
I proprietari di Valentino hanno cominciato a interessarsi a un potenziale ingresso in Borsa nel 2015, ma da allora l’operazione viene rinviata ogni anno.
Una fonte ha indicato a Reuters che il procedimento d’introduzione in Borsa non è ancora cominciato e avverrà solo quando le condizioni del mercato saranno favorevoli, poiché questa volontà non è dettata da un bisogno di liquidità nella società.
“Mayhoola vuole portare a termine questa operazione per guadagnare credibilità nel mondo della finanza mettendo sul mercato una società che sicuramente crescerà di valore, una volta quotata in Borsa”, ha dichiarato la fonte.
Il marchio italiano dovrebbe essere introdotto sul mercato principale della Borsa di Milano, il Mercato Telematico Azionario-MTA, che richiede l’assegnazione di almeno il 25% del capitale sociale.
Valentino non ha voluto commentare questa dichiarazione e Mayhoola non è stato immediatamente disponibile per rilasciare un commento.
Il marchio, conosciuto per i suoi celeberrimi abiti rossi scarlatti, ha registrato vendite per 1,1 miliardi di euro nel 2016 e profitti per 206 milioni di euro. L’Amministratore Delegato Stefano Sassi aveva rivelato a giugno di sperare in una crescita delle vendite a due cifre quest'anno.
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