Valentino Haute Couture: intelligenza artificiale dalla Galleria Colonna di Roma
Le sfilate delle settimane della moda di Parigi spesso non si svolgono più solo a Parigi. A causa della pandemia, intere stagioni ora si tengono online e sempre più show "phygital" si orgnizzano effettivamente in altre nazioni, o addirittura continenti.

Caso emblematico in questo senso è quello della sfilata d’alta moda di Valentino, che martedì è andata in scena all'interno di un magnifico palazzo romano, con il cast che ha sfilato su pavimenti in marmo e porfido, mentre la sala rinascimentale dorata veniva illuminata da mastodontici lampadari.
Un'opera di performance art composta dallo stilista Valentino Pierpaolo Piccioli e Robert Del Naja, fondatore e artista dei Massive Attack, intitolata “Code Temporal” (“Codice temporale”) e allestita all'interno della Galleria Colonna, dimora di una famiglia romana che fa parte dell'Aristocrazia Nera, fedele al papato, nel senso che tra i loro avi hanno avuto anche un papa.
La collezione era appropriatamente cerimoniale, con mantelle avorio traforate, cappotti vorticosi in faille con tubini in crêpe fucsia e rosa. I colori ricordavano i paramenti sacri dei porporati che si vedono nelle grandi messe nella Basilica di San Pietro.
Aggiungendo un tocco in più, molte modelle indossavano maschere d'oro. Parecchie di loro - vestite con uno scamiciato gigante nel rosso peccaminoso di Valentino, o con una mantella rosa sexy da reverenda madre - hanno sfilato con stivali argentati o dorati alti alla coscia.

Il designer Piccioli ama le tonalità audaci, visto che mescola top turchesi chiari, spolverini con paillettes dorate rotte, giacche e top in lamé goffrato color oro; o cappotti giallo zafferano. Questa collezione ha mostrato che Valentino e Piccioli hanno preso una direzione più estrema, provocatoria. Tanto meglio. Pierpaolo ha messo in scena alcuni show di bellezza stellare a Parigi nell'ultimo quinquennio, ma aveva iniziato a ripetersi. Quello di martedì sembrava un designer che apre nuovi orizzonti.
Soprattutto con le gonne svasate in georgette dal taglio perfetto, negli abiti meravigliosi sormontati da papaline perlacee e nei cappotti color champagne realizzati in paillettes in metallo così fitte da sembrare shearling.
L'unico vestito nero dell'evento è stato indossato da PPP, quando è venuto a fare l’inchino, in religioso silenzio, in giubbotto antiproiettile nero e maschera abbinata. Massive Attack nella colonna sonora, mentre apparivano in passerella 15 membri mascherati e in camice bianco dello staff del suo atelier, in un piacevole momento di collegialità comunitaria.

Venerdì Valentino trasmetterà sul suo social network un film realizzato da Del Naja, intitolato “Making of the Haute Couture Collection”, prodotto e montato per la prima volta dall'intelligenza artificiale.
Robert Del Naja ha infatti trascorso gli ultimi mesi a catturare i rituali e i riti della couture. Immagini che sono state trasformate, editate e modificate dall'intelligenza artificiale sotto forma di algoritmi programmati dall'artista Mario Klingemann, partner di Del Naja.
“Attraverso il filtro sintetico dell'intelligenza artificiale emerge l'aspetto emozionale della Couture, con la celebrazione e la valorizzazione della qualità umana: un codice che si rigenera costantemente pur rimanendo senza tempo”, ha scritto la maison Valentino in uno dei suoi famosi comunicati ampollosi.
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