18 ott 2021
Valentino ha scelto Pechino per la seconda brand experience “Re-Signify”
18 ott 2021
Valentino “Re-Signify Part II, Beijing” è il secondo capitolo della brand experience e percorso di ri-significazione dei codici del marchio Valentino intrapreso e portato avanti dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli. Curato da Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi, e realizzato negli spazi del T-10 di SKP South di Pechino da domenica 17 ottobre a domenica 7 novembre, l’evento esperienziale fa seguito alla prima edizione realizzata a Shanghai nel dicembre 2020, e lo fa nel segno dell’arte, in un dialogo con la storia recente e contemporanea della ricerca artistica e visuale.
Nel percorso si creano tensioni tra il processo creativo di Piccioli e le opere di artisti che tramite percorsi e linguaggi molteplici e tra loro incoerenti, perché poeticamente personali, si sono trovati a interrogarsi sugli stessi temi che nelle opere scelte sono stati indagati. L’esperienza si presenta dunque come una lettura liquida degli elementi nello spazio espositivo T-10 di SKP South. I segni messi in campo in questa occasione sono la Couture, l’Atelier, Stud e VLogo Signature.
La riflessione manifestata dal percorso esperienziale toccherà tematiche come l’interpretazione del make-up contemporanea e inclusiva immaginata da Pierpaolo Piccioli con Valentino Beauty, con abiti (scelti dallo stesso Piccioli), provenienti dall’archivio della Maison, dall’Haute Couture recente e contemporanea, incluse le collezioni Valentino Of Grace and Light e Valentino Code Temporal, e dalla sfilata Prêt-à-Porter Valentino Act Collection, ed esposti su manichini Bonaveri.
La luce, le ombre, il buio e il modo in cui la luce interagisce con i materiali e con le superfici, i fenomeni di riflesso e di rifrazione, ma anche il corpo umano e il corpo statuario, dalla rappresentazione classica fino a quella digitale e algoritmica, un corpo tridimensionale o fotografato, ricostruito e documentato, esasperato e avatarizzato, sono alcuni fra i principali elementi delle riflessioni dei 16 artisti coinvolti, spiega Valentino in un comunicato.
E poi la natura, in una sorta di magnificenza minima, nelle riprese lo-fi e analogiche su pellicola trasmesse su schermi catodici o al contrario ultra-raffinata in modellazione 3d, oppure ancora in una pura astrazione. Anche la città, presente in concentrazione variabile nelle opere, è al centro dell’attenzione, vista come piano promiscuo in cui le comunità si nutrono di segni ridefinendosi continuamente, alimentandosi delle proprie suggestioni, producendo codici nuovi, e che diventa quinta viva e presente oltre la vetrata di SKP South, in un brulicare di persone all’esterno che inconsapevolmente fanno parte anch’esse dell’intera esperienza.
Interpreti di questo mondo Valentino ri-significato sono artisti digitali, musicisti, fotografi, media artist, programmatori, cineasti d’avanguardia, ad esprimere una fortissima trasversalità. Si tratta di Cao Fei, Xu Zhen, Gioele Amaro, Robert Muller, Liu Shiyuan, Cheng Ran, Shen Xin, Xu Wenkai, Amkk, Jonas Mekas, Nick Knight, Jacopo Benassi, Pajama, Robert Del Naja, Wu Rui e Alessandro Teoldi.
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