13 giu 2011
VF compra Timberland: un'icona cambia proprietario
13 giu 2011
Proseguono le grandi manovre nel settore della moda outdoor. Stavolta è il turno del gruppo americano VF Corp, che annuncia di aver perfezionato un importante accordo per acquisire la totalità dell'azienda sua connazionale Timberland, sempre controllata dalla famiglia fondatrice Swartz. In un comunicato congiunto, le due aziende annunciano che la transazione dovrebbe essere operativa a partire dal 3° trimestre dell'anno in corso. Nell'operazione, il valore di Timberland è stato fissato a non meno di 2 miliardi di dollari (1,4 miliardi di euro, ndr.), vale a dire 43 dollari per azione. L'acquisizione tuttavia deve ancora ottenere il definitivo semaforo verde dagli azionisti e dalle autorità.
Timberland propone un'offerta completa, presentata in boutique come questa della Bastiglia, a Parigi. |
VF dovrebbe in questo modo arrivare a generare nel suo insieme ben 10 miliardi di dollari di fatturato, di cui la metà realizzata con la sua divisione outdoor ed action sports (The North Face, Vans, Lucy, Napapijri, Kipling...). "Il marchio Timberland è sinonimo di calzature e di abbigliamento per ambienti esterni di grande qualità" che "completeranno perfettamente il posizionamento, alto di gamma ma più tecnico, del brand The North Face", si è rallegrato Eric Wiseman, PDG di VF Corporation. Nel frattempo, il gruppo entra su nuovi mercati con Smartwool. Questa società, acquistata nel 2005 da Timberland, è specialista nel tessile-abbigliamento, e propone capi a base di lana di alte prestazioni (con proprietà anti-traspiranti ed anti-odoranti).
La direzione di VF punta su crescite annue del 10% per Timberland, grazie soprattutto alle sinergie in termini di piattaforme estere e di retail. Le origini di Timberland risalgono all'inizio del XX secolo come Abington Shoe Company, di Abington, Massachusetts, azienda di cui, nel 1952, Nathan Swartz e la sua famiglia acquistano la metà delle azioni. Il marchio attuale, con il nome Timberland appunto, è però nato nel 1973, quando viene creato il primo modello di calzatura impermeabile.
Nel 2010, il brand statunitense ha realizzato circa il 25% delle sue vendite con i vestiti e gli accessori. Una quota che è destinata a crescere. L'America del Nord e l'Europa contano rispettivamente per il 45% e il 41% dell'attività di Timberland. L'Asia per il momento vale solo poco più del 13%. Per il 2011, le vendite totali dovrebbero superare gli 1,6 miliardi di dollari USA, contro i circa 1,4 miliardi nel 2010.
Con questa nuova incorporazione nel settore degli sport all'aperto, questo settore di mercato sta continuando a vivere la fase di concentrazioni industriali che ha visto iniziare tempo fa con Asics (che nell'estate del 2010 ha acquistato Haglöfs, marchio scandinavo), e proseguire con PPR (che recentemente ha lanciato un'OPA su Volcom, brand americano di action sports). Ma sono ancora molti i marchi di outdoor, spesso rimasti di dimensioni medie ed indipendenti, che suscitano parecchi desideri fra le aziende di taglia maggiore. Il marchio Jack Wolfskin per esempio, sembra essere il più papabile, secondo i rumours più accreditati, a cambiare proprietario nel medio termine.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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