VF Corp apre tre centri di ricerca d’avanguardia

Di

Dominique Muret

Pubblicato il
28 ago 2013

VF Corp investe nell’innovazione del prodotto. La multinazionale di abbigliamento sportswear intende aprire sul territorio americano tre importanti centri di ricerca, detti «Global Innovation Centers», ognuno specializzato in un settore ben preciso.

Un primo centro per l’abbigliamento tecnico sarà collocato ad Alameda, in California, un secondo dedicato alla calzatura sorgerà a Greensboro, in Carolina del Nord, e un terzo focalizzato nel denim a Stratham, nel New Hampshire. Dovrebbero essere operativi tutti e tre entro il primo semestre 2014, annuncia in un comunicato il gruppo che detiene un ricco portafoglio di marchi, tra cui The North Face, Vans, Wrangler, Timberland e Lee.

Team di scienziati, ingegneri, progettisti e personale altamente qualificato metteranno a contribuzione in questi centri le loro approfondite conoscenze della tecnologia e di nuovi materiali per realizzare “prodotti d'avanguardia che promuoveranno il valore del marchio e la crescita a lungo termine”.

«Questi centri globali per l’innovazione ci permetteranno di creare delle opportunità per accelerare la crescita di VF costruendo il futuro dell’industria dell’abbigliamento e della calzatura. Sia nel mass market che nell’alto di gamma, dagli Stati Uniti all’America del Sud, all’Asia e all’Europa potremo sviluppare e fabbricare dei prodotti innovativi e indispensabili per i nostri clienti”, afferma nella nota il presidente e Ceo di VF Corp, Eric C. Wiseman.

«I clienti comprano e pagano più caro i prodotti nuovi, differenziati e con un forte valore aggiunto», sottolinea il manager. In questo contesto l’innovazione diventa un asse strategico per la crescita del colosso americano. La creazione di questi centri di ricerca viene addirittura definita dall’azienda “un'iniziativa pionieristica nel settore dell'abbigliamento”.

“Questa iniziativa costituisce un elemento essenziale perché ci permetterà di ottenere un vantaggio rispetto ai nostri concorrenti. Sfrutteremo pienamente le novità e l’insegnamento che ci indicheranno questi centri per l’innovazione, e ne faremo approfittare i nostri 30 e più marchi”, conclude Eric C. Wiseman.