26 giu 2013
Utopia: da Hong Kong verso l'Estremo Oriente e da New York alla volta del Sudamerica
26 giu 2013
Il marchio italiano che opera dal 1944 a livello internazionale nella produzione e distribuzione di pietre preziose, diamanti e perle di alta qualità, in particolare (dal 1985) perle dei mari del Sud australiani e di Tahiti, sta vivendo un ottimo momento di forma, confermato dalle ottime cifre 2012. Un esercizio al termine del quale il fatturato aziendale è cresciuto del 15% e il suo core business ha trovato ottime conferme di vendita soprattutto in Medio Oriente e negli altri mercati emergenti del brand, ovvero le ex repubbliche sovietiche (Russia, Ucraina, Kazakistan, Azerbaigian su tutte).
Dopo la recente apertura di uno showroom e di un ufficio di rappresentanza per gli USA a New York, su Madison Avenue, nel 2013 Utopia punterà a “sviluppare il mercato del Far East”, rivela a FashionMag.com in occasione di VicenzaOro Spring il General Manager del brand Stefano Solaro (ex CEO di Stefan Hafner, sostituito in questo incarico nel marchio del gruppo Leading Italian Jewels all'inizio del 2012 da Steve Wright). “Ci vogliamo orientare fondamentalmente su Cina, Filippine, Malesia, Singapore e Giappone, puntando a concretizzare un'importante distribuzione locale trovando il partner più giusto e corretto perché il rapporto duri nel tempo. Bisogna scegliere bene in quell'area, altrimenti si rischia il salto nel vuoto, il buco nell'acqua causa troppa fretta nello scegliere il referente locale o una sopravvalutazione della propria immagine. Credo proprio, invece, che ufficializzeremo il tutto subito dopo la fiera di Hong Kong Jewellery & Gem Fair del 13-17 settembre, dove saremo presenti per la prima volta”, sottolinea Solaro. “Dopo l'ottima fiera di Baselworld poi, posso affermare che la nostra previsione di crescita di fatturato per il 2013 sarà ancora maggiore, fino a un +20% sul dato 2012”.
Nel 2012, Utopia, brand di Gemmindustria Gaia Ferrando S.p.A., è cresciuto anche in Turchia ed è andato bene in Egitto e Tunisia. Diffuso in 150 punti vendita nel mondo, il marchio ha oggi sede a Pogliano Milanese (MI), è guidato da Anna Gaia, nipote del fondatore, e propone 12 collezioni di alta gamma in oro 18 kt., perle e pietre preziose di alta qualità.
“La nostra strategia in Europa e Stati Uniti”, continua Solaro, “è stata quella di aprire dei corner e degli shop-in-shop, realizzando delle partnership che non devi gestire direttamente, abbattendo così i costi. Una strategia che intendiamo applicare anche a un altro mercato in cui intendiamo svilupparci: l'area del Sudamerica, con Messico, Venezuela, Colombia come nazioni privilegiate, ma anche e soprattutto in Brasile. Ebbene sì”, puntualizza il GM, “partendo dagli USA si riesce in parte a risolvere il problema dei dazi, più alti in Europa che negli States, ecco che diventa ancor più comoda e strategica la creazione della nostra consociata newyorchese”.
Con un fatturato per il 95% generato all'estero e per il solo 5% in Italia, con Russia primo mercato, Stati Uniti secondo ed Emirati Arabi come terzo, Utopia ha già cominciato ad implementare un nuovo progetto, quello di allargare la gamma, che già da un po' di tempo non propone più solamente collezioni basate esclusivamente sulle perle, ma anche linee ricche di pietre preziose (diamanti, zaffiri, smeraldi, rubini) di alta gamma, sempre con una base di oro 18 carati.
Gianluca Bolelli
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