Urban Outfitters: nel Q1 crescono le vendite ma gli utili si dimezzano a causa dell’inflazione
Se il gruppo americano URBN (proprietario dei marchi di moda Urban Outfitters, Anthropologie e Free People) continua a vedere crescere le proprie vendite, registra al contempo anche una forte contrazione degli utili. Nella prima metà del 2022 l'azienda di Philadelphia ha generato 2,235 miliardi di dollari di fatturato (2,245 miliardi di euro), in crescita del 7,2% rispetto allo scorso anno. A causa dell'aumento dell'inflazione, però, l’utile netto si è dimezzato rispetto al primo semestre 2021, passando da 180 a 91 milioni di dollari.
Al 31 luglio 2022, inoltre, il totale delle merci in stock è aumentato del 44,4% (vale a dire 214 milioni di dollari in più), a causa di "maggiori spese di trasporto, arrivo anticipato di articoli per tutelare le vendite a fronte di una catena di approvvigionamento volatile e prodotti in eccesso in alcune categorie".
Per quanto riguarda i risultati dei diversi brand, le vendite retail di Anthropologie hanno registrato una buona crescita nel periodo (+12%, a 899 milioni di dollari), così come quelle di Free People (+11%, a 517 milioni), mentre Urban Outfitters ha perso terreno (-4%, a 754 milioni), colpito da “problemi di assortimento”. Il servizio di noleggio di abbigliamento Nuuly, lanciato due anni fa, ha generato entrate per 51,6 milioni di dollari nel primo semestre.
A margine della pubblicazione di questi risultati, il patron di URBN Richard Hayne ha precisato in un colloquio con gli investitori che il comportamento d'acquisto dei consumatori differisce a seconda dei diversi marchi: "I nostri brand dai prezzi più alti e rivolti a un cliente più facoltoso, vale a dire Anthropologie e Free People, beneficiano di un pubblico che è in grado e disposto a continuare a spendere nonostante l'attuale livello di inflazione". Mentre per Urban Outfitters, la cui clientela è più giovane e meno privilegiata, "l'attuale inflazione è economicamente paralizzante".
Sul fronte network di negozi, il gruppo ha realizzato 16 aperture e 4 chiusure nei primi sei mesi. Tra i nuovi indirizzi c'è il primo negozio parigino di Free People, aperto ai primi di luglio nel Marais, a cui si aggiungerà prossimamente un’altra boutique situata nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés.
Nell'esercizio fiscale 2021/22, terminato a fine gennaio, il gruppo, che conta 700 punti vendita in totale, ha registrato risultati migliori rispetto al periodo pre-pandemia, realizzando un fatturato di 4,548 miliardi di dollari. L’utile netto si è attestato a 310 milioni di dollari (contro gli 1,2 milioni dell'anno precedente).
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