1 lug 2019
Unoaerre acquisisce l'aretina Eclat
1 lug 2019
Unoarerre, azienda di gioielleria aretina leader sul mercato nella produzione delle fedi, ha acquisito la maggioranza della conterranea Eclat, specializzata in fine jewellery in oro e argento. Rosanna Natale e Fabrizio Paggini, che hanno fondato il gruppo Eclat nel 2001 e lanciato l’omonimo brand nel 2013, restano nella compagine azionaria ed amministratori assieme ai rappresentanti di Unoaerre.
“Eclat rappresenterà nel Gruppo Unoaerre un’evoluzione nella ricerca e sperimentazione, la combinazione dei mezzi industriali e delle rifiniture artigianali, con un controllo qualità accuratissimo con prodotti che puntano fortemente su una componente emozionale e declinano l’oro e l’argento in diversi accostamenti e soluzioni, ha dichiarato Maria Cristina Squarcialupi, alla guida di Unoaerre.
“Sono davvero soddisfatta di entrare a far parte di un gruppo leader del settore, in grado di sviluppare al meglio le potenzialità di Eclat, ha rivelato a FashionNetwork.com Rosanna Natale. “I nostri gioielli in oro e argento si caratterizzano per uno stile improntato alla ricerca, hanno un design raffinato e molto femminile, sono dotati di una componente di artigianalità e ricercatezza molto spiccata e potranno essere complementari di quelli di Unoaerre".
Eclat è oggi posizionata in maniera strategica sul mercato italiano, con circa 300 punti vendita e presente su numerosi mercati esteri, tra i quali spiccano Austria, Spagna, Grecia, Paesi Baltici, Giappone e Australia.
Unoaerre, che è distribuita tramite i tre marchi Unoaerre, di alta oreficeria, Unoaerre Silver Jewellery, in argento e la più giovane 1AR fatta in materiali non preziosi, continua a mettere a segno crescite importanti anno su anno. L’esercizio 2018, chiuso con un risultato positivo netto di oltre 700 mila euro e un fatturato di 167 milioni (+5% rispetto all’esercizio precedente) rappresenta il miglior risultato ottenuto dopo l’acquisizione da parte del Gruppo Zeor, avvenuta nel 2012. La holding Finanziaria Zeor, controllante anche di Chimet, leader italiano nel settore dell’affinazione e del recupero dei metalli preziosi, ha realizzato un bilancio consolidato da quasi 2,5 miliardi euro (+15% rispetto al 2017) ed un risultato netto complessivo di quasi 23 milioni di euro (+18% rispetto al 2017).
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