APCOM
29 mar 2013
Unione doganale BKR: l'Italia esporta moda
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29 mar 2013
E' ancora in gran parte da costruire l'Unione doganale tra Bielorussia, Kazakistan e Russia (BKR), progetto fortemente voluto da Mosca. Ma già nella versione 'a tre Paesi', come si configura oggi, ricopre una quota di rilievo in termini di scambi commerciali con l'Italia. Le esportazioni dei Paesi dell'Unione doganale, illustra un'analisi del Servizio Studi e Ricerche di Intesa San Paolo, rappresentavano nel 2011 il 33,6% e le importazioni il 2,1 % del totale mondiale.

Nel 2012, sulla base di dati ancora provvisori, l`interscambio dei tre Paesi con il resto del mondo è stato pari a circa 1094 miliardi di dollari, in crescita di circa il 4% sul 2011 e oltre il 50% dal 2007 (ultimi cinque anni). L`Europa è il principale partner commerciale dei Paesi dell`Unione Doganale (circa il 60% nel 2001) con quasi il 44% dei Paesi BKR con i soli Paesi UE. All`interno della UE i principali partner commerciali sono a loro volta l`Olanda (con una quota sul totale dell`interscambio di BKR deell`8,3%), la Germania (7%) e l`Italia (6%).
L`Italia ha scambiato con i Paesi appartenenti all`Unione doganale nel 2012 circa 34,4 miliardi di euro, con una crescita oltre il 10% sul 2011 e del 70% circa dal 2005. Questi Paesi coprono una quota rilevante nell`interscambio italiano: nel 2012, secondo i dati Istat, più del 6% del totale importato dall'Italia proveniva dai Paesi BKR e ad essi veniva destinato quasi il 3% del totale esportato.
Come mercato di destinazione, questi Paesi acquistano il 5,5% del totale del comparto "moda" esportato dall`Italia e il 4,3% dei manufatti vari, rappresentati in larga misura da mobili e prodotti per l`arredamento.
Molte sono le aziende italiane presenti nei Paesi dell`Unione Doganale. Sulla base dei dati del Ministero degli Affari Esteri Italiano vi sono circa 750 imprese operanti. Sul totale delle imprese italiane nei Paesi BKR, circa 200 sono presenti in Bielorussia, 500 in Russia e una cinquantina in Kazakistan.
Tra i nomi più noti delle aziende italiane che lavorano in questi paesi si ricordano, per il comparto moda, Armani, Alberta Ferretti, Biagiotti, Byblos, Calzedonia, Canali, Chicco, Corneliani, Dolce & Gabbana, Ermenegildo Zegna, Etrò, Fendi, Ferragamo, Fornarina, Ferrè, Gucci, Intimissimi, La Perla, Just Cavalli, Liolà, Loro Piana, Max Mara, Missoni, Moschino, Prada, Rocco Barocco, Stefanel, Trussardi, Valentino, Versace, Benetton e Iceberg e per l’arredamento e il "bianco" Indesit, Merloni, Candy, Fantuzzi, Bticino, Calligaris, B&B, De Longhi, Febal e Scavolini.
In termini di investimenti esteri diretti, sulla base dei dati UNCTAD lo stock nei Paesi BKKR era di 564 miliardi di dollari a fine 2011, pari a circa il 2,8% del totale mondiale. Sulla base dei dati del Ministero dello sviluppo economico italiano, gli IDE italiani in questi Paesi risultavano pari a fine 2011 a 4,4 miliardi di euro.
Fonte: APCOM