In occasione del XVI Forum Europeo della Proprietà Intellettuale, l’Unifab (l'Unione dei produttori per la protezione internazionale della proprietà intellettuale) ha ospitato il suo omologo italiano, l’Indicam (Istituto di Centromarca per la Lotta alla Contraffazione). L’occasione per quest'ultimo di firmare la carta Brochand-Sirinelli, adottando così il metodo francese per la lotta contro la contraffazione su Internet.
Da sinistra a destra: Pierre Sirinelli e Bernard Brochand, autori della carta, quindi Silvio Paschi, segretario generale dell’Indicam, e Philippe Coen, vicepresidente di Unifab |
"Quando un'associazione come la nostra sostiene un tale tipo di cooperazione, questo indica ai suoi membri che si tratta di un testo di qualità, sul quale possono impegnarsi", ha commentato Silvio Paschi, segretario generale dell’Indicam. L’organismo riunisce circa 200 aziende italiane che svolgono la propria attività tanto nel lusso quanto nei beni di consumo.
Per l’Unifab, questa firma costituisce solo una prima tappa, poiché l'organismo vuole portare anche la Germania e la Spagna a prendere parte all'iniziativa. L’estensione di questa carta a nuovi protagonisti del settore anch'essi coinvolti, spesso loro malgrado, nella vendita di falsi su Internet (…), è una necessità che l’Unifab aveva già identificato da tempo e che il governo francese ha capito", sottolinea Christian Peugeot, presidente dell’Unifab. "I risultati che ci attendiamo non potranno che rafforzare la posizione della Francia in questo ambito, tanto a livello europeo che internazionale".
Di Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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