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Ansa
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Pubblicato il
23 ott 2010
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Una giacca dedicata a Sergio Marchionne
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23 ott 2010
23 ott 2010
ROMA, 22 OTT - La giacca-cardigan che i maestri sarti della Camera Europea dell'Alta Sartoria dedicano all'ad della Fiat, Sergio Marchionne, è uno dei due capi speciali del nuovo guardaroba maschile su misura, assieme ad uno smoking ribattezzato 'anticrisi', che sfilano oggi assieme ad altre proposte per l'uomo, in Campidoglio, sala della Protomoteca.
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Due novità 'rivoluzionarie' per i sarti della Camera Europea presieduta dal maestro Luigi Gallo, e di cui fanno parte anche il maestro Mario Saraceni, presidente onorario dell'associazione, il sarto di Papi e cardinali, Michele Ombroso, e Franco Sagripanti, sarto personale del sindaco di Roma Gianni Alemanno.
La giacca dedicata a Marchionne, che i maestri di ago e forbici della Camera Europea vorrebbero veder sostituire al maglione-divisa indossato sempre dall'ad del Lingotto, è stata realizzata in un nuovo tessuto Loro Piana, che unisce la lana merino al cachemire. E' sfoderata, ingualcibile e si porta con la facilità di un maglione, ma con lo stile di una giacca dal taglio perfetto. Sarà spedita all'indirizzo del Lingotto.
Lo smoking anti-crisi ha i revers in raso di seta amovibili con un semplice gesto della mano: sotto ci sono dei revers classici che trasformano lo smoking in un classico vestito da sera monopetto, da utilizzare in occasioni meno impegnative. I maestri sarti sono attentissimi alle esigenze del cliente. "Il sindaco Alemanno - svela Sacripanti - ha bisogno di abiti formali da indossare dalla mattina alla sera. Lui preferisce i vestiti tinta unita, ma sto cercando di fargli apprezzare anche qualche leggero spigato. La cura nei dettagli e il taglio danno slancio alla sua figura".
Molto restio a svelare i segreti degli abiti dei Papi il maestro Ombroso, che si limita a rivelare qualcosa solo sui pontefici defunti. "Sono in pensione dopo 45 anni di lavoro con il Vaticano - racconta - ma continuo ad avere buoni rapporti con gli alti prelati, per cui ho realizzato abiti talari e clergyman, gli abiti che i preti hanno sempre indossato. Giovanni XXIII con il Concilio Vaticano II non aveva detto ai prelati che dovevano abbandonare gli abiti talari, per maglioni e jeans, ma che in alcune occasioni si poteva vestire in maniera più pratica.
Per questo Papa ho realizzato l'abito di seta bianco moiré quando è stato beatificato. Benedetto XVI è tornato invece alla tradizione del vestire: ha rimesso la mozzetta, ovvero la mantellina di velluto bordata di ermellino, e il camauro, ovvero il cappello che rasenta le orecchie". Di Giovanni Paolo II il sarto parla infine con gli occhi velati di lacrime: "La mia più grande emozione - rivela - è stata quando ho dovuto vestirlo da morto". Caraceni spiega invece come avvengono le prove di un abito su misura. "La prima volta - dice il maestro - al cliente vengono prese circa 22 misure.
Si fanno due prove e l'abito è pronto. I modelli in carta e in tela con le misure del cliente si archiviano con data e nome. Se il cliente cambia taglia deve riprendere le misure, altrimenti si realizza il nuovo abito sul vecchio modello".
Infine, la Camera Europea, che conta circa 50 soci, tra cui molti giovani sarti pluripremiati, come Pino Peluso (Campania) Massimo Pasinato (Veneto), Augusto Lemmi (Umbria), annuncia che il nuovo corso triennale di sartoria parte con 38 iscritti. Quello che si è concluso ne contava dieci. Questa sera, al termine della sfilata, saranno consegnati i premi Eleganza ad Antonio Preziosi, Franco Nero e all'on. Italo Tanoni. Premio alla carriera a Fausto Sarli e ad Augusto Lemmi.
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