Pubblicato il
5 lug 2011
5 lug 2011
Una collezione couture di Dior eclettica, ben lontana da Galliano
Pubblicato il
5 lug 2011
5 lug 2011
Lunedì 4 luglio Dior ha definitivamente voltato la pagina John Galliano. La sfilata del brand di lusso francese ha presentato una collezione couture eclettica, firmata dal suo ex braccio destro Bill Gaytten, nell'attesa della prossima nomina di un direttore artistico.
"Qui si vede a cosa serve avere un couturier", si fa sfuggire una giornalista disillusa sin da quando si è accesa la luce sotto la grande tenda del Museo Rodin, che ha ospitato un pubblico ridotto, nel numero come nelle celebrità presenti.
Passerella finale della sfilata. Foto: AFP/Francois Guillot. |
"John mi manca tantissimo", aggiunge Anna Dello Russo, redattrice capo di “Vogue“ Giappone interrogata dall'agenzia di stampa francese AFP nel giardino. "Bisogna dire che sono stata viziata, trascorrendo quindici anni accompagnata dalla sua moda perfetta, fenomenale. Alcune idee di questa collezione comunque sono eccellenti e la nuova realtà è anch'essa interessante", si consola.
E' stato Bill Gaytten, ex assistente arrivato da Dior nello stesso periodo di Galliano, a firmare la collezione. Alla fine del défilé è venuto a salutare i presenti in compagnia della sua prima assistente, Susanna Venegas. Il britannico dovrebbe assicurare l'interim nei prossimi mesi, mentre la direzione di Dior ha detto di volersi prendere "tutto il suo tempo" prima di nominare il suo prossimo direttore artistico.
Interrogato dall'AFP sulla data ufficiale della nomina, Sidney Toledano, PDG di Dior Couture, ha spiegato anche che “non necessariamente” questa avverrà nel corso del 2011: "Voi sapete delle ragazze alle quali si chiede continuamente quando si sposeranno, e loro rispondono: quando avrò incontrato l'uomo ideale". Alla domanda se Dior non avesse per caso già "trovato" quest'uomo perfetto, Toledano ha precisato: "Non l'abbiamo ancora deciso".
Bill Gaytten |
Dietro le quinte, Bill Gaytten, brizzolato e discreto, afferma che lavorare in assenza di Galliano “non è stato così diverso": "Bisogna contare di più su se stessi, ma questo offre anche un po' più di libertà". Invece di scavare negli archivi della maison ("vi abbiamo già scartabellato molto in questi ultimi tempi”), ha preferito trovare l'ispirazione dallo stile di fine anni '70, inizio '80, dal “Palace”, grande discoteca di Parigi dell'epoca, ma anche dall'architetto Franck Gehry o dall'artista grafico Jean-Paul Goude. "Volevo qualche cosa di moderno, di glamour", ha aggiunto.
Sidney Toledano si è congratulato con lo stilista, valutando che il suo team, "sicuro di sé" sta lavorando "in continuità con ciò che è Dior sin dalla sua creazione", e che la collezione evoca "femminilità e dolcezza", ornata di "momenti di luce".
Nel pubblico, sono stati riconosciuti soprattutto Bernadette Chirac, l'attrice Marisa Berenson e la mitica Anna Wintour, influente redattrice capo di “Vogue“ America, che ha infilato degli ampi occhialoni neri quando è cominciata la sfilata. Accolti da una sfilza di camerieri con bottiglie magnum di champagne, i presenti hanno potuto scoprire delle versioni pastello dai motivi colorati del celebre "tailleur bar", firma della maison, con la sua silhouette curva, la gonna voluminosa e la giacca stretta.
Fra enormi forme geometriche su capelli cotonati, le modelle, con lo sguardo circondato da un rettangolo di colori acidi, presentano anche una sequenza di capi in blu e verde vivo, con abiti vaporosi dalle lunghe pieghe bordate di piume, altre in beige con plissettature tipo origami. Infine, dei vestiti da ballo dalle gonne voluminose che sembrano realizzati a partire da chilometri di organza, come per il modello in arancione, rosa e giallo o in quell'altro, viola intenso, indossato dalla supermodel-vedette Karlie Kloss in chiusura di sfilata.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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