AFP
12 nov 2014
Un sistema di "pagamento mobile" inventato in Kenya alla conquista dell'Europa
AFP
12 nov 2014
Per lungo tempo, l'Africa è stata costretta a dipendere da tecnologie sviluppate all'estero. Ma un sistema keniano di trasferimento di denaro attraverso la telefonia mobile, che ha rivoluzionato la vita quotidiana di milioni di abitanti di questo Paese dell'Africa Orientale, parte ora alla conquista dell'Europa.
Il sistema M-Pesa ("M" sta per mobile, "Pesa" significa invece "denaro" in swahili), che permette, attraverso un semplice telefono mobile, di spedire e ricevere soldi e di pagare beni e servizi, adesso è arrivato in Romania.
Vodafone, il gigante britannico della telefonia è l'azionista principale (con il 40% delle quote) di Safaricom, primo operatore mobile keniano, e ha partecipato all'ideazione e al lancio di M-Pesa in Kenya nel 2007.
Sin dal suo lancio, il servizio ha ottenuto una crescita esponenziale e ha visto transitare somme per 30 miliardi di euro solo in Kenya, dove ormai è parte integrante della vita quotidiana di molte persone.
M-Pesa può contare su circa 18 milioni di clienti (su una popolazione di circa 25 milioni di abitanti di più di 15 anni) che non utilizzano il sistema bancario, in un Paese in cui una parte significativa della popolazione non dispone di un conto in banca. Otto milioni di transazioni vi sono effettuate ogni giorno.
L'applicazione, utilizzabile sui modelli di telefono cellulare più semplici, permette di regolare le bollette di acqua ed energia elettrica, di pagare il conto del ristorante, una consumazione al bar o una corsa in taxi, ma anche di spedire dei soldi a parenti e amici.
La somma minima è di soli 8 centesimi di euro, la massima di 600 euro. Un massimo di 1.200 euro di transazioni giornaliere è autorizzato da M-Pesa.
Il destinatario del denaro può conservare la somma nel suo conto M-Pesa e utilizzarla poi per pagare a sua volta un bene o un servizio, o ritirare l'importo in contanti presso uno dei tanti agenti sparsi in tutto il Paese, semplicemente mediante il suo telefono e presentando un documento d'identità.
Da questi agenti (negozietti o chioschi) si può anche depositare denaro per accreditare il proprio conto M-Pesa. Il loro grande numero in tutto il Paese è stata una delle chiavi del successo del sistema.
Alcuni commercianti o supermercati accettano anche di fornire liquidità contro l'invio della somma corrispondente da parte di M-Pesa.
E' stata anche lanciata una versione "risparmio", la quale permette ai keniani che non hanno accesso al sistema bancario di generare interessi sul loro conto M-Pesa.
Il sistema è stato poi esportato altrove in Africa (nella vicina Tanzania, ma anche in Sudafrica, in Egitto, in Lesotho, in Mozambico, nella Repubblica Democratica del Congo) oltre che in India e alle Isole Figi. Secondo Vodafone, più di 1,2 miliardi di dollari sono scambiati tramite M-Pesa ogni mese nel mondo.
Nel marzo scorso, M-Pesa è stato lanciato nella prima nazione europea, la Romania, dove sono già stati aperti circa mille punti di distribuzione, un numero che si pensa triplicherà entro la fine dell'anno.
Secondo Michael Joseph, che dirige il settore "denaro mobile" di Vodafone, la Romania è stata scelta come rampa di lancio europea di M-Pesa perché molti rumeni dipendono ancora molto dal denaro liquido. "La maggioranza degli abitanti della Romania possiede almeno un telefono mobile, ma più di un terzo di loro non ha accesso al sistema bancario", sottolinea Joseph.
Vodafone ha stimato a sette milioni il numero di potenziali clienti e spera di averne 300.000 entro la fine del 2014. I rumeni potranno effettuare fino a 9.000 dollari di transazioni quotidiane.
Comunque, Vodafone è ben cosciente del fatto che affrontare i mercati occidentali comporti la comparsa di nuove problematiche: le norme (soprattutto bancarie) sono diverse e i consumatori hanno già accesso a molti servizi finanziari, soprattutto on-line.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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