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Ue approva proroga dazi antidumping su Cina e Vietnam

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APCOM
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22 dic 2009



Bruxelles, 22 dic. (Apcom) - Il Consiglio Ue ha definitivamente approvato, oggi a Bruxelles, la proposta della Commissione europea di prorogare per 15 mesi le misure antidumping sulle calzature di cuoio provenienti dalla Cina (con tariffe all'importazione del 16,5%) e dal Vietnam (tariffe del 10%). La misura entrerà in vigore a partire dal 3 gennaio prossimo, quando sarebbe scaduto l'attuale regime di tariffe antidumping contro le importazioni dai due paesi asiatici.

I dazi iniziali sulle calzature in cuoio cinesi e vietnamite, erano stati imposti nell'ottobre 2006 per due anni. Ma, su pressione dell'industria, l'Esecutivo comunitario aveva cominciato un anno fa un'inchiesta per stabilire se le misure dovessero continuare dopo la loro scadenza normale, prevista per il 6 ottobre 2008. L'inchiesta ha appurato che la permanenza delle misure Ue era giustificata, e la Commissione, il 2 dicembre scorso, ha proposto la proroga.

L'indagine "ha provato che, nonostante i dazi, sul mercato europeo le scarpe di cuoio cinesi e vietnamite continuavano a essere vendute in regime di dumping", constatava l'Esecutivo comunitario in una nota emessa lo stesso 2 dicembre, aggiungendo che le misure Ue hanno arginato solo in parte gli effetti negativi del dumping, causando "notevoli danni ai produttori europei".

Abolendo i dazi, argomentava la Commissione, i danni sarebbero aumentati e sarebbe stato probabilmente bloccato il processo di adeguamento commerciale di un'industria che nell'Unione europea occupa oltre 260.000 lavoratori.

L'inchiesta inoltre, spiegava la nota in risposta alle pressioni della gradne distribuzione contro i dazi "non ha evidenziato effetti dannosi significativi provocati dalle misure antidumping sui consumatori o sui distributori. I prezzi al consumo sono rimasti praticamente stabili; e se i distributori hanno ora profitti inferiori, sono pur sempre positivi e superano il 20%".

Per la Commissione, la stabilità dei prezzi riflette il livello relativamente modesto dei dazi (dal 9,7% al 16,5% dei prezzi d'importazione), che ammontano in media a meno di 1,5 euro per paio di scarpe. Le calzature sono vendute al dettaglio in media a 50 euro ma importate a circa 9 euro al paio. In queste condizioni, secondo le regole antidumping dell'Ue, era giustificata la proroga, che tuttavia l'Esecutivo comunitario ha proposto di limitare a 15 mesi pur essendoci la possibilità di arrivare fino a 5 anni. Questo perché, secondo l'inchiesta, il processo di adeguamento dell'industria Ue è ben avviato, e 15 mesi, concludeva la Commissione, sembrano un tempo ragionevole per consentire ai produttori il completamento delle ristrutturazioni in corso.

Fonte: APCOM