APCOM
28 dic 2012
USA: consumi, crescita debole per lo shopping natalizio
APCOM
28 dic 2012
Il Natale, quest'anno, non sembra essersi rivelato un affare per i commercianti statunitensi: secondo le prime stime, le vendite hanno fatto segnare il dato peggiore dalla recessione del 2008.
Nelle otto settimane dal 28 ottobre alla vigilia di Natale, le vendite sono aumentate solo dello 0,7% rispetto al 2011, secondo i dati forniti da MasterCard, che prendono in considerazione le transazioni con le carte di credito e tutte le altre forme di pagamento, escludendo quelle compiute in ristoranti, concessionari, alimentari e stazioni di servizio. Dopo essere diminuite del 5,5% nel 2008, le vendite nel periodo natalizio erano aumentate notevolmente nei due anni successivi, e di circa il 2% lo scorso anno.
Questa "è stata una stagione persa" ha detto Michael McNamara, vicepresidente della Spending Pulse, la sezione della MasterCard che si occupa di analisi e ricerche. "Le vendite e il volume d'affari sono all'incirca gli stessi dello scorso anno, e la crescita marginale". Una diminuzione degli affari è stata registrata negli Stati sulla costa atlantica, colpiti meno di due mesi fa dall'uragano Sandy.
Persino le vendite online, che avevano sempre fatto registrare una crescita superiore al 10% negli ultimi anni, sono invece aumentate solo dell'8,4%, secondo Spending Pulse. Nell'ultimo fine settimana prenatalizio, catene come Saks, Gap e Old Navy hanno offerto sconti fino al 70% nei loro negozi, per invogliare americani e turisti ad acquistare.
Questa mattina, in attesa dell'apertura dei negozi alle 8, centinaia di persone erano in fila, sulla Fifth Avenue a New York, per i saldi, soprattutto da Saks e H&M.
Fonte: APCOM