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APCOM
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Pubblicato il
3 set 2009
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Tronconi: Rallenta caduta ma posti di lavoro a rischio
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3 set 2009
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Roma, 3 set. (Apcom) - Pesanti ristrutturazioni e ripercussioni occupazionali, mentre la caduta rallenta e piano piano la crisi allenta la morsa. E' questo lo scenario che si aspettano nei prossimi mesi le imprese del made in Italy. Il presidente di Sistema moda Italia, Michele Tronconi, a circa 20 giorni dall'atteso appuntamento della settimana della moda milanese ( 23-30 settembre), chiede al governo di intervenire per stimolare i consumi interni, ridurre la fiscalità sul costo del lavoro femminile e il costo dell'energia per le imprese del settore.
"Ci aspettiamo nei prossimi mesi - afferma Tronconi ad Apcom - che ci sia una fuoriuscita occupazionale e che arrivi proprio nel momento in cui ci dovrebbe essere un'inversione di tendenza. Ci aspettiamo perlomeno che il 'rallentamento rallenti', che i numeri negativi inizino a diventare meno consistenti e si vada piano piano a una svolta. Ma non possiamo immaginare che questa avvenga da sola". Il settore della moda in Italia esporta circa il 50 per cento di quello che produce, spiega il numero uno di Smi, per questo soffre di più del fatto che i paesi esportatori hanno contratto i consumi. "Viviamo di export e ci vorrà qualche mese per riportare le quote di esportazioni a quelle dell'anno precedente".
Tronconi chiede al governo di intervenire stimolando i consumi interni e di varare delle misure sui costi di produzione delle imprese del settore. "Abbiamo bisogno - sostiene - che il governo intervenga a sostegno delle aziende per stimolare i consumi interni, per far ripartire e mantenere la filiera produttiva in Italia. L'unico rischio è che la catena si smembri e che perdiamo degli anelli importanti per la propositività del made in Italy".
Secondo Tronconi servono "stimoli selettivi ai consumi (come ad esempio gli scontrini parlanti per gli acquisti di abiti da bambini 0-14 anni che come le medicine si possono detrarre) e interventi sui costi di produzione". Il numero uno di Sistema moda Italia chiede in primo luogo che venga ridotto "il costo dell'energia che è molto importante nella prima parte della filiera e pregiudica la nostra concorrenzialità". Occorre, chiede Tronconi, "che si arrivi in tempi brevi ad avere un costo dell'energia competitivo".
Sul fronte del lavoro, Tronconi vuole ricordare quanto sia importante il lavoro femminile. "Il 65% dell'intera occupazione del settore è donna - sottolinea - non solo nei livelli più operativi ma anche ai livelli più alti. Avere la possibilità di ridurre la fiscalità sul costo del lavoro femminile è estremamente importante per incentivare le donne a rimanere nel posto di lavoro. Se ci fossero più donne sul mercato del lavoro avremmo più famiglie con un doppio reddito e più capacità di consumo".
Fonte: APCOM