31 gen 2019
Triboo: focus su fashion ed estero
31 gen 2019
Triboo, digital transformation company fondata circa 10 anni fa da Giulio Corno e gruppo attivo nel settore dell’e-commerce e dell’advertising digitale, ha ben chiari i suoi obiettivi per il futuro: una forte spinta sull’estero e una sempre maggiore focalizzazione sui settori del fashion e del lusso. Ce ne ha parlato Aldo Silvestroni, Head of Communications and External Relations del gruppo.
“Triboo opera prevalentemente in due macro aree: il digitale (e-commerce, marketing automation, user experience), cresciuto molto soprattutto nell’ultimo anno, e i media, come concessionaria di pubblicità e di editoria on-line”, ha spiegato Silvestroni. “Siamo trasversali rispetto ai settori in cui lavoriamo, ma negli ultimi tempi il mondo del fashion e del lusso sta diventando sempre più importante per noi. Nel 2018, durante il Black Friday, gli store online gestiti da Triboo hanno registrato un incremento degli ordini del 61% rispetto al 2017, grazie all’utilizzo di piattaforme tecnologiche all’avanguardia e al nostro network di servizi”.
Ad oggi Triboo, con la sua divisione fashion, ha lanciato una quarantina di store online; i più recenti, quelli di Alberta Ferretti e Philosophy, tra ottobre e novembre, e quello di Moschino a settembre. Ma anche Luisa Spagnoli, Colombo, Ciesse Piumini, Rifle, Fabiana Filippi, Piquadro e Gianvito Rossi, uno dei principali clienti.
“Affianchiamo i nostri clienti nel loro percorso di digitalizzazione a 360°. Forniamo tutta la creatività, ma anche il customer care in più lingue e la possibilità di live show sui siti”, ha proseguito Silvestroni. “Garantiamo un servizio personalizzato al 100%: ogni brand ha un team dedicato, che gestisce anche tutta la parte operativa dello store, il customer care e la logistica, sia attraverso i magazzini dei clienti sia autonomamente, grazie alla partnership siglata nel 2018 con il colosso tedesco della logistica Arvato (Gruppo Bertelsmann). Gestiamo anche tutta la parte di shooting fotografici, lookbook, still life e campagne pubblicitarie, grazie all’acquisizione, nel 2015, della società specializzata in questo campo E-photo”.
Inoltre, sempre nel 2018 Triboo ha acquisito il 100% di Net2b, realtà che gestisce le piattaforme tecnologiche di New Guards Group e dei suoi brand, tra cui Antonioli, Off-White, Marcelo Burlon, Antonia Boutique e Palm Angels.
Oltre al focus sulla moda, altro obiettivo della società per quest’anno è l’espansione estera. Triboo dispone oggi di una sede principale a Milano e una a Roma, dove si concentra la divisione editoriale, oltre ad uffici a Shanghai e a Madrid, aperti lo scorso anno. “Dopo l’Italia, la Cina è il nostro principale mercato di riferimento. Triboo ha ricevuto la certificazione ufficiale da Alibaba come unico Tmall Partner italiano con sede cinese, necessaria alle società estere, prive di una presenza fisica in Cina, per avere l’accesso ai marketplace del gruppo Alibaba”, ha dichiarato Silvestroni. “Inoltre, l’anno scorso abbiamo acquisito East-Media, società che fornisce servizi SEO, SEM e social media, operando prevalentemente in Cina, Corea del Sud e Russia”.
Per supportare il proprio percorso di internazionalizzazione, Triboo si è affidata anche a Riccardo Maria Monti, ex Presidente ICE, diventato recentemente Consigliere Delegato con deleghe alla Strategia e allo Sviluppo del Gruppo.
Triboo conta circa 400 dipendenti e oltre 200 collaboratori esterni. “Il 50% sono uomini e il 50% donne, con un’età media di circa 29 anni”, ha precisato Silvestroni, che di anni ne ha 26 ed è arrivato in azienda lo scorso luglio. “Triboo è un luogo speciale in cui lavorare: vengono organizzati molti corsi di formazione per i dipendenti, abbiamo una palestra e un osteopata interno, a breve metteremo in atto il nuovo progetto di smart working e stiamo pensando di realizzare un asilo nido”.
La società, quotata sul listino MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana, ha chiuso il 2017 con ricavi pari a 65 milioni di euro. Il primo semestre 2018 ha registrato una progressione del 7%, a quota 34 milioni di euro, con un utile netto consolidato di 1,6 milioni, in aumento del 112% rispetto al primo semestre 2017.
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