15 mag 2023
Trendcolor lancia la prima piattaforma integrata end-to-end nella cosmesi
15 mag 2023
Trendcolor, azienda italiana attiva nello sviluppo e produzione di polveri, anidri ed emulsioni personalizzate per marchi indipendenti e della cosmetica di lusso a livello globale, dal 2022 controllata dal fondo Orienta Capital Parters, celebra i suoi “20 anni, e un anno di Inun Up, realtà nata dalla fusione di due aziende che collaborano con noi da oltre 5 anni. A tale scopo presentiamo la prima piattaforma integrata end-to-end nel mondo della cosmetica”, spiega a FashionNetwork.com il Managing Director di Trendcolor, Gian Paolo Armana, in carica da 2 anni.

“Abbiamo un nucleo centrale di aziende nostre proprietarie, altre che hanno processi di fusione in atto e in più delle partnership esclusive - per fare un discorso d’innovazione a 360 gradi", prosegue. "Vogliamo introdurre un modello d’innovazione diffusa partendo dalle materie prime, applicando il concetto di brand in un mondo B2B a valore aggiunto. I nostri clienti vogliono prodotti personalizzati come nell’alta moda, ma con un taglio e quantità produttive di tipo industriale (c’è chi ordina 18 milioni di fondelli in un anno, ad esempio). Questa è la sfida del nostro settore. Che è continua, perché ogni 3-6 mesi cambia il mercato di riferimento. Noi siamo l’industria che incontra l’artigianato”.
A tal fine, Trendcolor ha stipulato una partnership col gruppo C4Q, hub che rappresenta 14 aziende italiane attive nella nutraceutica, nell’haircare e nello skincare “che vogliamo portare a livello di contaminazione nel mondo dei color cosmetics”, spiega ancora il manager italiano. All’altro estremo della piattaforma end-to-end c’è un’azienda di trasporti e logistica integrata.
“Nel settore della cosmetica colorata ci sono sostanzialmente due driver di crescita: l’innovazione di prodotto, ma per i noti problemi di rifornimento delle materie prime, sta diventando sempre più importante, persino cruciale, il fattore del time-to-market”, spiega il manager. “Al cliente finale forniamo lo ‘spirito’ della produzione in conto terzi, ma con un valore aggiunto. Siamo un segmento d’attività atipico. Le formule che vendiamo sono nostre, restano di nostra proprietà intellettuale. Facciamo dunque un private labelling a tutto tondo, fornendo quelle soluzioni che i marchi più giovani faticano ad avere. Siamo specializzati in indie brandsed etichette del lusso, ma preferiamo i primi, in quanto apportano sempre quella vitalità in più, ti sfidano ad inventare costantemente qualcosa di nuovo, sono quelli che tutti cercano perché sono gli emergenti che hanno crescite esponenziali”.
Trendcolor aiuta dunque questi brand a creare la loro barriera competitiva, la loro proposta di valore, ma adattandole al loro DNA e proponendo anche delle contaminazioni, per esempio dello skincare con il color cosmetics. L’azienda lombarda non lavora invece col mass market.
“Diciamo che da un mondo guidato dai brand siamo passati a un mondo guidato dai prodotti, quelli che noi chiamiamo hero products”, continua Armana. “L’obiettivo è avere un nucleo di 2 o 3 aziende di proprietà che rappresentino il nostro zoccolo duro”.
La società con sede a Cesate (MI) conta circa 40 dipendenti ed è dotata di uno stabilimento ecosostenibile all’avanguardia costruito nel 2019 dove tuttora si trovano sede e produzione. In portafoglio ha circa 3.000 formule innovative ed è dotata di un centro Ricerca & Sviluppo che vanta un know-how esclusivo nella tecnologia delle polveri, degli anidri e delle emulsioni, con prodotti pluripremiati. “I nostri dipendenti sono pochi, perché siamo totalmente robotizzati – il futuro è questo – ma stiamo comunque assumendo”, assicura Armana.
Primi 3 mercati di Trendcolor sono Stati Uniti, Europa in generale e Italia, con il 90% del fatturato che viene generato sui mercati esteri. Il core business è quello degli indie brands. Circa 80 i suoi clienti attuali. “Negli ultimi 3 anni siamo cresciuti sempre di oltre il 30% annuo. Siamo molto forti sulle polveri e le palette per il make up. La prossima evoluzione del futuro secondo noi sarà legata alla contaminazione con materie prime di origine alimentare”, prosegue a spiegare Gian Paolo Armana. “Nel passato il make up – prodotto ornamentale – non doveva essere assorbito dalla pelle, ma negli ultimi anni c’è stato un avvicinamento, una sovrapposizione di questo genere di cosmesi con i prodotti per la cura della pelle dalle funzionalità antirughe o idratanti, perciò è meglio che vengano assorbiti dalla cute. Chiaramente le materie prime non devono creare allergie. Non potendole testare sugli animali ci si sta spostando su materie prime, appunto, di origine alimentare”.

“Per sederci al tavolo dei grandi occorre avere un fatturato almeno di 50 milioni di euro. Sarà questo il prossimo obiettivo di Trendcolor”, assicura Armana (Trendcolor aveva chiuso il 2021 con un fatturato di 9,8 milioni di euro e un Ebitda di 1,4 milioni, a fronte di una liquidità netta di 3,7 milioni, secondo fonti finanziarie, ndr.). “Dovete tenere presente che quando si parla del nostro giro d’affari con aziende B2B si deve pensare che tale dato va moltiplicato da 8 a 15 volte per avere il loro fatturato di sell-out. Le aziende attive nel mass market moltiplicano la spesa di produzione per 6 volte, il masstige lo fa da 8 a 12, il lusso può arrivare a moltiplicare anche 20-30 volte la cifra iniziale. Non alimentiamo però la leggenda che i grandi marchi guadagnino altrettanto con simili moltiplicatori, perché va ricordato che devono pagare pubblicità, marketing, devono dare una percentuale ingente al retail, eccetera. Si ‘paga la griffe’, insomma”.
L’operazione di acquisto di Trendcolor da parte di Orienta Capital Partners s’inserisce nel progetto “FA R Evolution”, con cui il lead-investor in PMI dall’elevato potenziale di crescita con sedi a Milano e Forlì punta a investire su realtà molto improntate a innovazione, tecnologia, ecosostenibilità e trasformazione digitale. La fondatrice di Trendcolor, Manuela Bernuzzi, ha mantenuto una quota di minoranza - non operativa - della società.
Soci di Orienta Capital Partners sono Augusto Balestra, Marco Bizzarri, Giancarlo Galeone, Mario Gardini, Lorenzo Isolabella, Sergio Serra e Paolo Strocchi. Dal 2017 Orienta ha perfezionato ben 12 investimenti, diversi dei quali alla guida di club di investitori: nei prodotti da forno e surgelati di Glaxi Pane e Bassini 1963, nei sacchi per nettezza urbana di Virosac - che a sua volta ha acquisito nel 2021 l’azienda di conservazione cibi Rapid e le acque minerali Pejo e Goccia di Carnia tramite la holding Cristallina - nella società attiva nel settore aerospaziale LMA, nella New Penta di nutraceutica, in Rockin’ 1000, che organizza grandi eventi live, nella FA, la società che gestisce l’aeroporto di Forlì, nell’azienda di packaging flessibili Sidac - venduta poi a Schur Flexibles Group nel 2021 - e nell’azienda di cosmetica Passione Unghie, la cui maggioranza ha poi ceduto nel 2022 a Trilantic Europe.
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