Nei primi nove mesi del 2018 il fatturato consolidato di Tod's tocca quota 722,7 milioni di euro a cambi costanti (+0,1%), sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2017, ma a cambi correnti i ricavi sono stati pari a 706 milioni, con una flessione del 2,2%.

I marchi che hanno subito di più l'impatto dei cambi sono Tod's e Roger Vivier, per la maggiore presenza all'estero. Soffre l'Italia (-4,4%).

"I risultati del terzo trimestre sono stati sostanzialmente in linea con le nostre attese”, ha detto Diego Della Valle, presidente e AD del gruppo del lusso. “Stanno iniziando ad arrivare nei negozi i progetti annunciati negli scorsi mesi. Il nuovo modello di business che abbiamo studiato per lo sviluppo dei prossimi anni, 'Tod's Factory', comincia ad essere visibile nei negozi da questi giorni e, da ora in avanti, ogni due mesi, nuovi prodotti arriveranno nei negozi, supportati da forti ed adeguati piani di marketing e comunicazione", aggiungendo che "la squadra di manager è in via di completamento e ritengo che già così sia comunque una squadra adatta a realizzare i nostri obbiettivi".

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Diego Della Valle potrebbe incrementare la sua quota in Tod's. L'ipotesi non è stata esclusa dal CFO della società, Emilio Macellari, durante la conference call sui risultati dei primi nove mesi. Macellari ha riposto ad una domanda di un analista, che gli ha chiesto cosa volesse dire Della Valle, il 16 ottobre, quando negò l'ipotesi di vendita di Tod's aggiungendo che semmai "compriamo qualcosa". Parole che per l'analista potrebbero far pensare a nuovi acquisti di Della Valle. "Non ero lì, ma so cosa pensa della società”, ha spiegato il CFO, “e cioè che sia in qualche modo 'sottovalutata' dal mercato". Quindi è "logico per chi ha questa grande fiducia in quello che può raggiungere come risultati" che "la famiglia possa decidere di aumentare l'investimento nella società. Avendo fondi può essere un buon investimento, forse anche meglio di altri".