Reuters
Gianluca Bolelli
28 ago 2020
Tiffany batte le stime del secondo trimestre e vede segnali di ripresa
Reuters
Gianluca Bolelli
28 ago 2020
Tiffany, la cui finalizzazione dell'acquisizione da parte di LVMH è stata rinviata a novembre, ha reso noto giovedì un utile trimestrale migliore del previsto e ha segnalato un rimbalzo delle vendite grazie alla ripresa della domanda nella Cina continentale e alla crescita delle vendite online.

“Il miglioramento dell'attività nella Cina continentale e l'accelerazione globale nell'e-commerce nel secondo trimestre sono state le forze motrici della redditività”, ha affermato in un comunicato l'amministratore delegato, Alessandro Bogliolo. “Le vendite nella Cina continentale hanno iniziato a migliorare ad aprile e hanno mostrato un’accelerazione in maggio, periodo durante il quale sono aumentate di circa il 90%”, ha indicato Tiffany, che ha anche affermato di disporre della liquidità necessaria per far fronte ai propri impegni di debito.
Escludendo gli elementi eccezionali, il gruppo ha registrato un utile netto di 32 centesimi per azione, superiore al consensus degli analisti, che si aspettavano 19 centesimi, secondo i dati IBES di Refinitiv. Tiffany ha confermato martedì la sua volontà di posticipare al 24 novembre il termine per la finalizzazione del proprio acquisto da parte di LVMH per un importo di 16,2 miliardi di dollari. “La fusione è tutto ciò che conta (...) La ripresa delle vendite in Cina e il loro miglioramento nel resto del mondo, nonché il rispetto dei suoi impegni indica che le cose si stanno muovendo nella giusta direzione per l'accordo con LVMH”, riassume Randal Konik, analista di Jefferies.
A causa della crisi sanitaria, le vendite del gruppo sono crollate a 747,1 milioni di dollari (633,19 milioni di euro) nel secondo trimestre, chiuso il 31 luglio, contro gli 1,05 miliardi di dollari di un anno prima.
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