AFP
25 giu 2014
Tiffany & Co. inaugura il negozio degli Champs-Elysées col suo celebre diamante giallo
AFP
25 giu 2014
Il gioielliere statunitense Tiffany & Co. ha inaugurato un ampio store sugli Champs-Élysées, dove per l'occasione è esposto il suo celebre diamante giallo da 128 carati, il “Tiffany Diamond”, proveniente dagli USA.
Questo diamante eccezionale, presentato in una vetrina al 3° piano di quello che è diventato il più grande negozio del brand in Europa, è uno dei simboli di Tiffany: comprato nel 1878 in una miniera del Sud Africa, pesava allora 287 carati, prima di essere tagliato a Parigi a poco più di 128 carati. L'attrice Audrey Hepburn lo indossò per la promozione del film "Breakfast at Tiffany's" ("Colazione da Tiffany") nel 1961, "la sola donna ad averlo mai indossato", sottolinea il gruppo.
Il flagship di
Tiffany, che misura 1.000 metri quadrati su tre piani, all'angolo di rue la Boétie, si trova nei locali precedentemente occupati dall'azienda di fast food Quick. "Volevamo assolutamente un indirizzo sugli Champs-Élysées, perché sono il più bel viale del mondo, il più visitato, e dal nome noto in tutto il mondo. Ci abbiamo messo più di dieci anni a trovare la location ideale", ha dichiarato all'AFP il direttore generale Francia e Benelux di Tiffany & Co., Marc Jacheet. La boutique è stata ideata con un concept che riprende quello del tempio del gioielliere americano sulla 5th Avenue a New York, a cominciare dalla porta d'ingresso in stile Art déco.
Un enorme lampadario fatto di 1837 bacchette di vetro, riferimento all'anno di fondazione del marchio, emerge dal soffitto per arrivare fino al pavimento, tre piani più giù. "Pesa 36 tonnellate, è circa il peso della campana di Notre Dame", precisa Marc Jacheet. "Abbiamo lavorato tre anni all'apertura di questo negozio", spiega Jon King, vicepresidente di Tiffany. Si tratta del principale punto vendita di Tiffany che sarà inaugurato nel mondo nel corso del 2014, delle 13 aperture previste.
Lo store "accelererà lo sviluppo del marchio presso la clientela locale", stima Marc Jacheet, con il gioielliere americano che realizza ancora circa la metà delle proprie vendite negli States e solamente il 12% in Europa.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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