Thierry Gillier acquisisce Lucien Pellat-Finet
Lucien Pellat-Finet non è più sul mercato. La griffe parigina di cashmere di lusso, famosa per la sua qualità e per il suo stile un po’ provocatorio, è stata fatta acquisita dal fondatore di Zadig & Voltaire, Thierry Gillier. Lanciata nel 1994, aveva avuto all’inizio un buon successo grazie ai suoi prodotti realizzati in Francia, Italia, Scozia e Giappone, e al suo stile molto riconoscibile con motivi emblematici come la foglia di cannabis e il teschio. Ma negli ultimi anni, le vendite della società sono crollate e le perdite si sono accumulate, fino all’insolvenza e all’amministrazione controllata.

Thierry Gillier ha acquisito la maison parigina di prêt-à-porter di lusso uomo e donna con, come intermediario, la sua società ZV Holding, che possiede il marchio Zadig & Voltaire. L’acquisizione, il cui valore non è stato comunicato, consentirà all’imprenditore di diversificarsi e aumentare l’offerta del gruppo con una nuova griffe.
Lucien Pellat-Finet (73 ans) resterà all’interno dell’azienda. “Grazie a questa acquisizione, sono felice di portare avanti l’avventura di questo brand emblematico, con l’aiuto di Lucien, che diventerà membro del board”. Il fondatore della griffe, da parte sua, è contento che il marchio che ha creato 25 anni fa “entri in una nuova fase, con il supporto di Thierry Gillier, e di poter contribuire a scrivere questo nuovo capitolo”. Non è stato però precisato se il “re del cashmere”, che ha lavorato con Thierry Mugler e Chanel prima di lanciare il suo brand, continuerà ad esercitare un ruolo creativo.
Nel dettaglio, ZV Holding ha acquisito il marchio, detenuto finora da Lucien Pellat-Finet, e la licenza distributiva in Giappone, dove la label conta 10 punti vendita e che rappresenta da solo tra il 60 e l’80% del fatturato totale. In Giappone, Lucien Pellat-Finet aveva venduto il marchio a Itochu nel dicembre 2017. Per il resto, la griffe era distribuita in Francia e negli Stati Uniti attraverso negozi multimarca e due boutique a Parigi, che sono state chiuse.
Il comunicato stampa diramato non fornisce indicazioni su Rivoli Création, la società operativa fondata da Lucien Pellat-Finet, che gestiva il brand, dalla progettazione dei prodotti alla loro commercializzazione; non è stato precisato se anche questa società è stata acquisita. Rivoli Création ha visto il suo giro d’affari passare da 3,47 milioni di euro nel 2015 a 2,2 milioni nel 2017; per il 2018 era previsto un forte calo. Nel 2017, registrava una perdita netta di 490.000 euro e una perdita operativa di 1,18 milioni. Ormai insolvente, Rivoli Création, che nell’ultimo periodo impiegava solo cinque persone, è stata messa in amministrazione controllata nell’ottobre 2018. In mancanza di possibili acquirenti, è stata in seguito messa in liquidazione.
Penalizzato da un calo dei flussi turistici, sua principale clientela, ma anche da una concorrenza inasprita dalla cattiva gestione, Lucien Pellat-Finet non ha saputo rinnovarsi e adattarsi a un mercato in costante evoluzione. Praticamente assente dai social network e senza un e-commerce, il brand ha perso poco a poco la sua notorietà, soprattutto in Francia e negli Stati Uniti. Thierry Gillier dovrà lavorare molto per rilanciarlo.
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