Thélios accelera con l’acquisizione di Metallart
In pochi anni Thélios è diventato uno dei principali attori nel mercato dell'occhialeria. Creata ex novo nel 2018 da LVMH insieme al produttore italiano di occhiali Marcolin, l'azienda è passata sotto il pieno controllo del gruppo francese del lusso alla fine del 2021, proseguendo una crescita a pieno regime. Dall'inizio dell'anno ha già assunto 250 persone, che si sono aggiunte alle 300 reclutate lo scorso anno. La necessità di personale è tale che nel maggio 2020 ha creato una propria scuola di formazione interna.
In totale, il produttore di eyewear può ora contare su un organico di oltre 1.000 persone, di cui 700 dislocate nel suo stabilimento di Longarone, dove si è stabilito quattro anni fa nel distretto bellunese dell'occhialeria, circondato da altri colossi del settore, come Marcolin, Safilo e De Rigo. “Dal 2019 ad oggi abbiamo moltiplicato per tre la produzione, raggiungendo prima della scadenza prevista l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Produciamo 14.000 paia di occhiali al giorno. La nostra crescita è molto veloce e i nostri spazi sono già diventati angusti”, afferma il direttore della manifattura, Gianluca Davanzo, durante una visita alla fabbrica.
Gli edifici moderni, spesso illuminati dalla luce naturale, danno tuttavia l'impressione di essere spaziosi e ariosi, consentendo di far circolare rapidamente i prodotti. Gli ambienti si sviluppano su una superficie di quasi 20.000 mq, con un secondo edificio, la cui costruzione è stata completata nel 2020, che è stato aggiunto al primo. Gli obiettivi fin dall'inizio erano che LVMH assumesse il controllo diretto della filiera dell'occhialeria e di far crescere di gamma questo segmento di fascia alta apportandovi la sua esperienza nel lusso, non solo in termini di produzione, ma anche di posizionamento, immagine e distribuzione. A Parigi, Thélios ha uffici che riuniscono marketing, comunicazione e merchandising, in cui lavorano anche i designer e i Product Manager dedicati a ciascun marchio.
Oggi l'azienda gestisce lo sviluppo, la produzione e la distribuzione delle collezioni di occhiali di dieci griffe del gruppo. A cominciare da Dior, che dispone di una sede indipendente a Padova con una trentina di persone dedicate allo sviluppo dei suoi prototipi. A Dior si aggiungono Fendi, Celine, Givenchy, Loewe, Stella McCartney, Kenzo, Berluti, Fred e Rimowa, i cui occhiali sono distribuiti in esclusiva nei suoi negozi. Di fronte all’ampiezza dei volumi da produrre per le maison, Thélios ha sospeso per adesso 9.81, la propria etichetta di occhiali tecnici da uomo lanciata nel 2021. Inoltre produce anche parte delle collezioni di Louis Vuitton. È stata lasciata libertà di scelta alle maison di LVMH se passare o meno alla nuova entità.
Integrare nuove conoscenze e tecniche
In questi quattro anni di esistenza, il produttore di occhiali non ha smesso di investire, facendo della Manifattura, come ha chiamato la sua fabbrica, una vera e propria macchina da guerra. Thélios ha appena acquisito Metallart, specializzata nella lavorazione artigianale dei metalli, all'inizio di luglio. Questa azienda familiare fondata nel 1976, situata a Cima Gogna di Auronzo, a una trentina di chilometri da Longarone, gli permetterà di padroneggiare ancora di più la sua catena del valore, fornendogli direttamente i componenti per la produzione di occhiali in metallo. “L'operazione ci consentirà di ampliare ulteriormente i processi produttivi, apportando conoscenze specifiche e tecniche artigianali che saranno fondamentali per la progettazione e lo sviluppo delle nuove collezioni di occhiali delle maison del gruppo”, spiega il direttore generale di Thélios, Alessandro Zanardo, in un comunicato stampa.
Lo stabilimento, che aprirà i battenti il 14, 15 e 16 ottobre nell'ambito delle Journées Particulières, è stato progettato per controllare il più possibile l'intero processo produttivo, garantendo all’azienda un'attività indipendente e soprattutto riservatezza sui progetti che sviluppa, utilizzando il meno possibile laboratori esterni. Uno spazio importante è dedicato alla realizzazione dei prototipi. Davanti ai loro schermi, gli esperti di Thélios traducono gli schizzi dei designer in progetti digitali, che poi integrano nelle stampanti 3D, che consentono di sviluppare la geometria del modello, ma anche tutte le sue variazioni digitali, le quali possono poi essere sfruttate anche per la comunicazione e la vendita.
L'azienda si è dotata di macchine ultramoderne, che le consentono di realizzare ogni tipo di prodotto, come la stampante 3D in nylon grazie alla quale è stato messo a punto il nuovissimo modello di occhiali futuristici di Givenchy, “Giv Cut”, o un'altra stampante 3D per metallo, che produce componenti metallici in sei ore invece di impiegarci tre giorni da un fornitore esterno. Il prototipo viene poi trasformato nel prodotto finale grazie ad un team di artigiani dotati di grande manualità, che pazientemente assemblano i componenti (lenti, frontale, aste, logo, ornamenti, ecc.) per comporre gli occhiali e dar loro vita.
Altra particolarità è che Thélios ha il lusso di possedere due mini-catene di montaggio (per le montature in acetato e quelle in metallo), replicate su piccola scala per poter effettuare tutte le regolazioni e testare il processo produttivo a grandezza naturale prima di lanciarlo su larga scala. Anche in questo caso un grande investimento, ma un notevole risparmio di tempo. Inoltre la fabbrica può contare su una propria officina per la realizzazione di tutte le attrezzature, in particolare gli stampi, necessarie alla realizzazione di ogni modello. (l'attrezzatura completa per produrre un modello può costare tra 8.000 e 20.000 euro). Il vantaggio di realizzare la propria attrezzatura è “essere autosufficienti e proteggere le creazioni delle maison LVMH dalla pirateria”, ricorda Gianluca Davanzo.
Da spazi ampi, rumorosi e brulicanti dedicati alla produzione ai più intimi laboratori di rifinitura, dove le montature vengono fresate e lucidate, oppure meticolosamente trasformate o decorate, passando per il controllo qualità, i team di Thélios lavorano con precisione, indossando la t-shirt nera con il logo della società. Alcuni artigiani sono guantati, a volte muniti di grandi lenti d'ingrandimento, chini sui loro banchi da lavoro cosparsi di pinze, cacciaviti ultrasottili e lime di tutte le dimensioni. Altri sono impegnati davanti a strane macchine tentacolari. Complessivamente più della metà della produzione è svolta da artigiani specializzati, e il resto da macchine, in un delicato equilibrio e un continuo andirivieni fra tradizione artigianale e ricorso a tecnologie all'avanguardia. La ricetta di Thélios per mantenere un alto livello di qualità, continuando a procedere a ritmo serrato.
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