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Pubblicato il
30 apr 2010
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Tessile: ripresa vera dal 2011
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30 apr 2010
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Milano, 30 apr. - "La crisi del settore del tessile-abbigliamento italiano è dura, ma se ne uscirà piano piano tra il 2011 e il 2013". E' la convinzione degli imprenditori secondo una ricerca svolta da Astra Ricerche per Sistema moda Italia.
Per lo studio sono state fatte quasi 300 interviste, di cui 50 face to face, a imprenditori del settore. Secondo le aziende non si è mai vista una crisi così grave, definita "durissima" dall'80%, destinata a continuare nel 2010. Considerando il settore in generale, per 4 imprese su 5 si tratta di una crisi durissima, visione che migliora se si passa al giudizio delle singole imprese: la crisi "picchia duro" per due su tre.
I catastrofisti, che pensano che il settore non si riprenderà più, sono il 17% del totale. L'ottimismo però prevale: il 60% degli intervistati vede una ripresa nel 2011-2013. La percezione generale è che la crisi abbia cambiato per sempre le coordinate del tessuto economico, e il settore dopo avrà una nuova articolazione.
Secondo Michele Tronconi, presidente di Sistema moda Italia, "il peggio è passato. Ci troviamo in una fase di adattamento, è difficile dare un quadro della situazione: ma il made in Italy ha ancora delle chances". La ricerca, dice, si spiega con l'esigenza di "rimettersi in ascolto" nei confronti degli imprenditori.
Secondo il presidente di Smi bisogna puntare su una "collaborazione costruttive intrafiliera per un successo di insieme". La crisi, sostiene il direttore generale Gianfranco Di Natale, "valorizzerà il nostro prodotto, c'è spazio sia in Cina che in Brasile".
Tra gli imprenditori, spiega il professor Enrico Finzi di Astra, è "diffusissimo l'orgoglio sull'unicità del settore italiano e sulla sua capacità di ripresa". Tra le misure giudicate molto efficaci dalla maggioranza delle imprese ci sono gli sgravi sul costo dell'energia, la riduzione generalizzata dell'Irap, la riduzione del cuneo fiscale e dell'Iva.
Fonte: APCOM